Continua a suscitare interesse e attrazione. Pier Giorgio Frassati, a cento anni dalla morte, conquista i giovani di ieri e di oggi. La montagna era la sua passione. Scalava le vette spingendosi sempre più in alto. Forte. Robusto. Nessuno poteva immaginare che in soli sei giorni – dall’alba del 29 giugno, festa del suo primo nome, al 4 luglio – una meningite virale fulminante causata dalla poliomielite probabilmente contratta facendo visita ai bisognosi dei quartieri poveri di Torino, lo portasse via. Nel pieno del vigore, prossimo alla laurea, nell’Anno giubilare del 1925 a cui tanto si era preparato, moriva a Torino, a soli 24 anni, uno dei testimoni della fede più amato dai giovani. Beatificato da Giovanni Paolo II nel 1990 e con una canonizzazione annunciata da papa Francesco che sarà celebrata da papa Leone il prossimo 7 settembre, il “per sempre giovane” Frassati sembra continuare a tracciare la strada.
In questi giorni si susseguono le iniziative per ricordarlo. E, mentre continua a girare la mostra “Conosci Pier Giorgio?” su testi di Roberto Falciola e Antonio Labanca in collaborazione con Mediacor, si inaugura anche uno spazio espositivo multemediale permanente a Torino, nei locali dell’ex canonica della chiesa di Santa Maria di Piazza, la parrocchia Frassati si recava spesso per l’Adorazione eucaristica.
Tra le tante occasioni per ricordare Pier Giorgio, molte anche nel biellese, visto che la sua famiglia era originaria di Pollone, dove il giovane era stato sepolto prima che la sua salma fosse traslata nel Duomo di Torino. E da Biella arrivano anche dei giochi con i quali le scuole hanno partecipato alla mostra indetta dall’Associazione italiana maestri cattolici, su Frassati. Nella foto il gioco dell’oca e indovina chi, due dei lavori promossi da Valentina Di Natale, insegnante di religione di Biella, con cui la scuola ha aderito all’iniziativa.
Per ricordare Pier Giorgio, inoltre e continuare a camminare sui suoi passi sono sorti, in Italia, 22 sentieri ufficiali a lui dedicati, uno per ogni regione del nostro Paese, e qualche altro in aggiunta fuori dall’elenco ufficiale, ma in accordo con il Cai (Club alpino italiano). Noi siamo andati a visitare quello di Collelongo, il sentiero della Marsica, e a vedere il murale, inaugurato il 22 maggio, dedicato al prossimo santo. Nel numero in edicola un ampio servizio celebra l’anniversario del futuro santo.