«Francesco ci ricorda come il Vangelo sia un filtro potente per distinguere tra verità e ipocrisia. Questo vale anche nella vita d’impresa, la dottrina sociale non fa sconti, propone un impegno a tutto tondo per la persona».
Dopo l’intervista del Papa a Credere e il monito del Pontefice «nessuno si scandalizza se do la benedizione a un imprenditore che magari sfrutta la gente: e questo è un peccato gravissimo», su Credere torniamo a parlare di etica d’impresa con il presidente degli imprenditori cattolici Gian Luca Galletti. Cresciuto in una famiglia bolognese molto credente, con il padre esponente della Democrazia Cristiana, per Galletti impegno sociale e fede hanno avuto da sempre un ruolo importante.
Già deputato e sottosegretario al Ministero dell’istruzione e ministro dell’Ambiente nei governi Renzi e Gentiloni, e oggi alla guida dell’Ucid (che rappresenta 3 mila figure di spicco fra dirigenti e imprenditori) Galletti accoglie le parole del Pontefice come un richiamo ineludibile: «Se un imprenditore sfrutta i lavoratori per il proprio profitto, poco vale l’impegno per la sostenibilità ambientale o le mille forme di filantropia che possono realizzarsi con quei profitti».
E prosegue: «Nella Laudato si’, Francesco mette a fuoco un concetto di etica integrale, che parte dalla persona e torna alla persona, e nella sua circolarità abbraccia tutto il creato, dall’ambiente fino alla società». Una sfida importante, quella dell’economia di “valori”, che Galletti affronta con fede: «Guardo alla fede proprio come a un’opportunità di cambiare il mondo, nel nostro piccolo».
L’intervista completa sul settimanale Credere in edicola da giovedì 22 febbraio e in parrocchia da domenica 25, disponibile anche su edicolasanpaolo.it.