Parigi non è più la stessa. Alle 18,30 di lunedì 15 aprile le fiamme hanno ghermito uno dei simboli più amati del cristianesimo europeo. Un furioso incendio ha sfregiato Notre-Dame, la Cattedrale, meta di pellegrinaggi, ispirazione per tanti artisti. È già crollata la parte superiore dell'edificio, la guglia di 45 metri, emblema della città. I pompieri, che stanno intervenendo, affermano che il tutto è "probabilmente" legato ai lavori di ristrutturazione in corso.
L'intera Ile-de-la Cité, dove sorge Notre-Dame, è isolata, i turisti - molto numerosi - sono dall'altra parte della Senna e fissano le fiamme che stanno divorando il tetto e la guglia del monumento gotico. Sul posto sono già crollate parte delle impalcature che servivano per i lavori. Diversi elicotteri sorvolano la zona .Il presidente francese, Emmanuel Macron, che avrebbe dovuto annunciare attese riforme in diretta tv alle 20, ha rinviato l'intervento e si è recato nell'area devastata dal fuoco.
Sedici statue del tetto di Notre-Dame si sono salvate per un soffio dall'incendio che sta devastando la cattedrale di Parigi: erano state rimosse per essere restaurate solo quattro giorni fa, l'11 aprile. Lo riferiscono i media francesi. I monumenti, alti tre metri e pesanti 250 chili, sarebbero dovuti tornare al loro posto, dopo il restauro, nel 2022.
«Rilasciare acqua da un aereo su questo tipo di edificio potrebbe causare il crollo dell'intera struttura», ha scritto in un tweet la Protezione civile francese dopo che in molti, guardando le fiamme si sono chiesti perché i pompieri non abbiano fatto uso di Canadair o di elicotteri appositamente attrezzati. «Siamo al fianco dei pompieri che al momento fanno il massimo per salvare Notre-Dame», conclude il tweet.
Con oltre 12 milioni di visitatori all’anno, Notre-Dame de Paris è il secondo monumento più visitato della capitale francese, dopo la Tour Eiffel e prima del Louvre. È anche la seconda chiesa più visitata d’Europa dopo la basilica di San Pietro a Roma.
“Ho avuto un grido di orrore”. Lo scrive in una dichiarazione ripresa dal quotidiano cattolico La Croix monsignor Éric de Moulins-Beaufort, 57 anni, parigino, arcivescovo di Reims, teologo, eletto il 4 aprile presidente deilla Conferenza episcopale francese. “Sono stato ordinato in questa Cattedrale. Questo luogo rappresenta tanti eventi”. E continua: “Conservo un grande ricordo del raduno davanti alla Cattedrale dopo gli attacchi al Bataclan nel novembre 2015. Per un parigino, Notre Dame è una sorta di evidenza. Sono stato davanti alla Cattedrale questo pomeriggio. Questo dramma ci ricorda che niente su questa terra è fatto per durare per sempre. Penso molto alla diocesi di Parigi. La Messa del crisma non potrà essere celebrata. E’ una parte della nostra carne ad essere stata sfregiata. Ma spero che questo creerà un nuovo slancio, un movimento universale”.
"La Santa Sede ha accolto con shock e tristezza la notizia del terribile incendio che ha devastato la Cattedrale di Notre Dame, simbolo della cristianità in Francia e nel mondo" - ha affermato in una dichiarazione il direttore “ad interim” della Sala Stampa vaticana, Alessandro Gisotti - "Esprimiamo vicinanza ai cattolici francesi e alla popolazione di Parigi e assicuriamo le nostre preghiere per i pompieri e quanti stanno facendo il possibile per far fronte a questa drammatica situazione".