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sabato 19 aprile 2025
 
 

La banca "extra"

13/12/2013  È nata da pochi anni, ma continua a crescere in modo esponenziale, moltiplicando filiali e servizi. Extrabanca, dedicata agli stranieri presenti in Italia, è andata a occupare una “fascia di mercato” prima non presidiato dagli istituti tradizionali. E spesso “occupato” dall’illegaliltà.

Apre la seconda filiale proprio in questi giorni in via Bramante a Milano, dopo aver inaugurato la prima sede a Roma a metà ottobre in piazza Vittorio. E prima altre tre sedi: ancora a Milano (la prima in Italia), Brescia e Prato.

Di chi stiamo parlando? Di Extrabanca, il primo istituto di credito pensato e creato soprattutto per i cittadini stranieri residenti in Italia. Nata da un idea di Andrea Orlandini, che ne è il presidente, ha preso “corpo” grazie alla sinergia finanziaria di due soci istituzionali come Cariplo e Assicurazioni Generali, e 60 soci provenienti dall’ambito privato.

All’inizio del 2013 ha fatto il suo ingresso nella società anche il gruppo Sator, il fondo gestito da Matteo Arpe, che ne è divenuto il primo azionista con il 36,7% (45 milioni di euro il capitale sociale). «La nostra è una banca», puntualizza l’amministratore delegato Paolo Caroli, dedicata agli immigrati del nostro Paese. «Crediamo molto nel dialogo con il nostro cliente e nell’importanza delle relazioni umane, che concretizziamo con una maggiore disponibilità al credito per coloro che lo richiedono e un tipo di accoglienza sicuramente molto diversa da tutti gli altri istituti di credito».

Entrando in una delle loro sedi non troviamo il fatidico sportello ad attenderci ma comode poltrone poste davanti all’operatore. Anche il personale dipendente è stato assunto tra giovani laureati tutti residenti in Italia (i “Generazione 2”) ma provenienti dai vari Paesi delle maggiori etnie presenti sul nostro territorio. Quindi, colui che accede in una sede Extrabanca trova con molta facilità una persona che parla la sua stessa lingua madre. Un vantaggio non da poco per molti immigrati.

«Il nostro pacchetto di offerta», aggiunge Caroli, «è semplice, comprensibile, orientato ad una economia reale. Quindi non trattiamo derivati o altri prodotti complessi, non abbiamo il Trading Online, ma offriamo fondamentalmente i prodotti base, mantenendo una sensibilità spiccata, non facile a trovarsi di questi tempi, per il piccolo e medio credito verso i nostri clienti».

Le sedi di Extrabanca sono generalmente presenti in zone ad alta presenza straniera, altre 15 nuove sedi verranno aperte entro il 2015 (la prossima a Firenze), ma possiamo trovare una presenza dell’istituto di credito anche a tutte le feste etniche delle comunità straniere.

Il nuovo mercato in cui si è inserita Extrabanca ha portato alla luce un sommerso di prestiti illeciti

«La nostra volontà», aggiunge Alberto Rabbia, dirigente di governance, «è quella di plasmarci secondo le necessità dei nostri clienti, ecco perché anche i nostri orari di apertura sono molto elastici, con aperture “continuate”, anche il sabato ela domenica su appuntamento. Il personale da noi assunto per il 95% non proviene dal settore bancario ma è selezionato tra giovani e giovanissimi laureati con spiccate doti di relazioni umane».

Extrabanca ha fatto il suo ingresso in un mercato ritenuto, fino a ora, poco remunerativo dagli altri istituti di credito, portando alla luce, per effetto indiretto, tutto un mercato sommerso di prestiti illeciti a tassi di usura dei “vecchi mediatori” presenti in ogni gruppo etnico. Con Extrabanca la persona straniera può trovare lo stesso “liquidità” con tassi di interesse notevolmente inferiori al “vecchio usuraio”, facendo tutto nella legalità e trasparenza.

Un vantaggio non da poco anche dal punto di vista delal legalità. Oltre a questo, nei vari servizi offerti al cliente c’è, ovviamente (come potrebbe mancare in questo tipo di banca) il MoneyTransfer, proposto con costi estremamente bassi rispetto a quelli dalle agenzie presenti sul mercato italiano.

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