2 febbraio 1995, ore 16,20
Prima lacrimazione della statua presso la grotta nel giardino di casa Gregori a Pantano di Civitavecchia. La prima testimone è Jessica Gregori (all’epoca aveva 5 anni) che richiama l’attenzione del padre Fabio Gregori.
3 febbraio 1995, ore 18,45
Seconda lacrimazione alla presenza del parroco dei Gregori, padre Pablo Martin Sanguiao.
Dal 4 al 6 febbraio 1995
Il fenomeno si ripete altre undici volte in presenza di molti testimoni. La statua nella grotta, cementata alla base, è ora protetta da un vetro e un video documenta che non è stata né sostituita né imbrattata da alcuno.
15 marzo 1995
Lacrimazione nelle mani del vescovo di Civitavecchia monsignor Girolamo Grillo. Testimoni la sorella del presule, il cognato, il nipote e una suora.
6 aprile 1995
La magistratura procede al sequestro della Madonnina e dispone nuove analisi: vengono effettuate delle Tac che escludono la presenza di marchingegni interni, mentre la Criminalpol conferma che il sangue delle lacrime è umano, così come già appurato dai periti, prof. Umani Ronchi e prof. Fiori, nominati rispettivamente dal vescovo e dalla famiglia Gregori. I Gregori, indagati con ipotesi di truffa e associazione a delinquere, verranno assolti, con decreto di archiviazione del tribunale, il 16 ottobre 2000.
10 aprile 1995
Il vescovo indice una veglia di preghiera in cattedrale per implorare il dissequestro della Madonnina. Da Roma arriva il cardinale Andrzej Maria Deskur.
18 aprile 1995
Dissequestro della Madonnina.
9 giugno 1995
Giovanni Paolo II venera la statua in Vaticano, le dona la corona e il rosario oggi conservati con la statua nella chiesa di Sant’Agostino, la parrocchia dei Gregori a Pantano, che monsignor Grillo ha elevato a dignità di Santuario, in attesa che venga edificato un tempio più adeguato, mediante decreto del 15 marzo 2005.
Contestualmente, a dieci anni dalle lacrimazioni, la diocesi di Civitavecchia-Tarquinia rende pubbliche le conclusioni della propria Commissione di inchiesta: il fenomeno è stato riconosciuto non spiegabile scientificamente. Il mariologo Stefano De Fiores scrisse apertamente che nei fatti di Civitavecchia si riscontra «il dito di Dio».