La Carovana antimafie nasce nel 1994 da un’idea dell’Arci Sicilia, con dieci giorni di viaggio da Capaci a Licata, attraversando il territorio con un percorso a tappe che, a un anno e mezzo dalle stragi di Capaci e via D’Amelio del 1992, si proponeva di portare solidarietà a coloro che in prima fila operavano per portare legalità democratica, giustizia e opportunità di crescita sociale nel proprio territorio, di sensibilizzare le persone per tenere alta l’attenzione sul fenomeno mafioso, di promuovere impegno sociale e progetti concreti.
Sin dal primo anno si è potuto cogliere come la Carovana fosse uno straordinario strumento per animare il territorio e porre l’accento su questioni che si legano con la democrazia, la partecipazione, la lotta alle mafie.
La Carovana, dal 1996 copromossa, insieme all’Arci, da Libera e Avviso Pubblico e divenuta nazionale e internazionale, è ancora oggi un viaggio per sperimentare nuove forme di partecipazione, per favorire dinamiche di coesione sociale e di produzione di beni relazionali. La lunga e partecipata Carovana internazionale antimafie continua ad essere un grande laboratorio itinerante dove l’animazione sociale sul territorio ha lo scopo di rendere vivida la democrazia e contribuire a riformare la politica, puntando alla costruzione di luoghi di aggregazione, di spazi di socialità, di metodi per combattere il degrado e la marginalità sociale - terreni su cui le mafie e la criminalità prosperano – attraverso la costruzione di relazioni tra le persone e di reti comunitarie.
Se il viaggio della Carovana dal 1994 non si è mai fermato, ma anzi si è arricchito di nuovi contatti, relazioni, persone e organizzazioni disponibili a condividere il percorso, è solo perché continua ad essere prezioso strumento per comunicare e costruire il cambiamento sociale. Oggi si avvale del sostegno di Cgil, Cisl, Uil e Ligue de l’enseignement.