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GIOVANNI F. C’è una regola precisa che stabilisce da quanti anni un fedele può diventare ministro straordinario dell’Eucaristia?
Quando nel 1973 Paolo VI istituì il ministero straordinario della Comunione (questa è la terminologia corretta), accessibile sia a uomini sia a donne, demandò alle singole Conferenze episcopali di fi ssare l’età minima per l’ammissione. In quello stesso anno i vescovi italiani stabilirono che per l’esercizio dei ministeri laici istituiti (accolito e lettore) l’età conveniente fosse di anni 21. Nel 1985 per questi stessi ministeri laici istituiti e assunti stabilmente fu fissata l’età minima di anni 25. Poiché il ministero straordinario della Comunione affi dato con semplice “mandato” non è esplicitamente distinto da quelli “istituiti”, si suppone che valga per l’età la stessa norma. Infatti le qualità richieste sono impegnative; in particolare: maturità umana, buona fama, pietà, adeguata preparazione teologico-liturgica. Il vescovo del luogo può fare qualche eccezione sotto la sua responsabilità.
Quando nel 1973 Paolo VI istituì il ministero straordinario della Comunione (questa è la terminologia corretta), accessibile sia a uomini sia a donne, demandò alle singole Conferenze episcopali di fi ssare l’età minima per l’ammissione. In quello stesso anno i vescovi italiani stabilirono che per l’esercizio dei ministeri laici istituiti (accolito e lettore) l’età conveniente fosse di anni 21. Nel 1985 per questi stessi ministeri laici istituiti e assunti stabilmente fu fissata l’età minima di anni 25. Poiché il ministero straordinario della Comunione affi dato con semplice “mandato” non è esplicitamente distinto da quelli “istituiti”, si suppone che valga per l’età la stessa norma. Infatti le qualità richieste sono impegnative; in particolare: maturità umana, buona fama, pietà, adeguata preparazione teologico-liturgica. Il vescovo del luogo può fare qualche eccezione sotto la sua responsabilità.





