Ben 163 le mamme donatrici coinvolte, 19.517 i biberon raccolti (pari a 2.342 litri di latte materno), utilizzati dalle strutture sanitarie emiliane. Questi in sintesi i numeri del Progetto Allattami – La banca del latte umano donato che quest’anno compie 5 anni di vita.
La scienza è concorde nel dichiarare che il latte umano aumenti la possibilità di sopravvivenza dei neonati prematuri favorendone l’accrescimento e lo sviluppo. Non sempre però le madri di questi neonati, spesso sottoposte a grandi stress fisici e psicologici, hanno latte a sufficienza. Per rispondere a questo bisogno è nata a settembre 2012 la Banca del Latte Umano Donato, avviata al Policlinico di Sant’Orsola di Bologna, allargandosi successivamente all’Ospedale Maggiore di Bologna e al Policlinico di Ferrara.
«Ogni anno a Bologna – spiega il Direttore Generale del Policlinico di Sant’Orsola Antonella Messori – nascono circa 100 bambini con un peso inferiore al chilo e mezzo. Il latte materno è per loro una vera medicina: fornisce le preziose sostanze nutritive nella forma più assimilabile, rafforza il sistema immunitario e favorisce lo sviluppo del sistema nervoso centrale. Non sempre però la loro mamma ha la possibilità di allattarlo: in questi casi è fondamentale la presenza della Banca del Latte».
Ed ecco che entrano in campo le mamme, più fortunate, quelle che avendo da poco partorito senza problemi, stanno allattando i loro bambini e sono in grado di donare questo nutrimento agli ospedali.
Molte di loro, alcune intervistate da Famiglia Cristiana sul n. 19/2018, hanno risposto subito alla richiesta di aiuto, sentendosi delle “privilegiate” e sapendo quanto fosse importante riuscire a donare ciò che loro producevano senza difficoltà. Un piccolo impegno giornaliero, per qualche mese, che fa tanto bene ad altre mamme che stanno vivendo, invece, momenti di preoccupazione per la salute dei loro bambini.
Allattami seleziona le mamme donatrici, ritira il loro latte direttamente a casa, lo pastorizza e conserva in condizioni di massima sicurezza e lo fornisce agli ospedali. Le mamme donatrici, selezionate dai medici del Policlinico di Sant’Orsola, ricevono tutte le informazioni e le attrezzature utili per il prelievo e la conservazione del latte, senza nessuna spesa per loro e nessuna scomodità. Un tecnico specializzato Granarolo infatti passa a ritirare il latte donato direttamente a casa delle donatrici una o due volte alla settimana. Il latte viene portato nella struttura che ospita la Banca del Latte Umano Donato, che sorge in prossimità dello stabilimento Granarolo di Bologna, in un’area indipendente. Qui i biberon vengono sigillati e pastorizzati per renderli massimamente sicuri per i neonati che lo riceveranno, e successivamente stoccati in appositi refrigeratori. Ogni passaggio dei biberon viene tracciato: da quando vengono consegnati, vuoti e sterili, nelle case delle donatrici, fino a quando arrivano alle Terapie Intensive Neonatali che ne hanno fatto richiesta.