In un fine settimana già denso di eventi legati alle imminenti emergenze sul fronte sanitario e ambientale, dal G20 di Roma alla conferenza Onu di Glasgow, è nato, venerdì 29 ottobre in seno alla Pontificia Pontificia Academia Mariana Internationalis (Pami) un Dipartimento per il Benessere Integrale, “Maria e il Creato”.
Un’altra task-force, che si forma nell’ultimo biennio all’interno dell’istituzione vaticana, dopo quella dedicata alla difesa dalla legalità e al controllo sulle possibili ingerenze mafiose su luoghi ed eventi mariani e la Commissione Internazionale Mariana Musulmano Cristiana per il dialogo interreligioso e la cultura della fratellanza, a segno di un impegno concreto nel sociale, di una devozione e un orientamento mariologico, perfettamente calati nel presente e vicini ai bisogni dell’umanità secondo il solco tracciato dal Vaticano II.
«La Pami», ci spiega il suo presidente padre Stefano Cecchin a proposito del nuovo Dipartimento, «collabora attivamente con il Magistero di Papa Francesco a partire dalla figura di Maria che, nella storia culturale cristiana di diversi Paesi europei e non, è sempre stata considerata l'ispiratrice e la garante di un'autentica "ecologia integrale" e del sapere ad essa collegato, non solo in relazione all'equo uso dei beni, ma anche in rapporto allo stesso ingegno e creatività umani che sono alla base del lavoro, del credito e del mercato, da cui, e in cui, quei beni si inseriscono. Espressione tangibile di questa collaborazione attiva della Pami con il Magistero della Chiesa e con le istituzioni ecclesiastiche e civili deputate all'educazione, alla promozione del sapere, alla riflessione-progettazione economica, nonché all’azione diplomatica, è questo Dipartimento per il benessere integrale "Maria e il creato"».
Coordinato da Filomena Maggino, docente di Scienze Statistiche alla Pontificia Università Antonianum, avrà la mission di realizzare «dinamiche convocative" dei principali attori e canali dello sviluppo umano delineato dal magistero ecclesiale nelle lettere encicliche Laudato si' (2015) e Fratelli tutti (2020); di elaborare una il ruolo vision e trans-disciplinare la funzione degli e indicatori complessi necessari in grado ella di definizione motivare e del supportare il ruolo e la funzione degli indicatori necessari alla definizione del benessere integrale e alla sua promozione da parte della società civile, del mondo dell'educazione, del mondo economico e del decisore politico; di sostenere, alla luce dei quattro pilastri della "ecologia integrale" (1. tutto connesso, 2. nessuno si salva da solo, 3. il benessere integrale quale chiave del “nuovo umanesimo", 4. uno sviluppo sostenibile), una riflessione e una prassi in ottica europea ed internazionale riguardanti il lavoro e l'imprenditoria del futuro, la partecipazione alla costruzione della polis/oikos, dell'oikoumene e della oikonomia, l'educazione delle giovani generazioni». E, ancora, il gruppo di lavoro, s’impegna «a rendere pubbliche le proprie analisi e proposte attraverso incontri di studio, convegni, seminari, pubblicazioni, accordi con istituzioni accademiche ecclesiastiche e civili europee e mondiali, percorsi accademici».
Obiettivi e finalità del Dipartimento per il Benessere Integrale sono stati presentati nell’Aula Sant’Antonio dell’Antonianum. Tra i relatori, il mariologo padre Gianmatteo Roggio ha ricostruito in un interessante excursus storico il profondo e antico legame tra la figura di Maria e il creato a partire dal VII secolo, quando la Madonna, nella cultura del tempo, «cominciò a essere vista come una sorta di “feudataria del mondo”, con un ruolo quindi ch’era il mantenimento dell’ordine o la difesa dal caos, garantendo lavoro, cibo e pace, necessità per le quali veniva invocata. Ma fu vista già da allora anche come modello di virtù da imitare». Roggio ha poi sottolineato come in tante apparizioni Maria porti rinascita nei luoghi, per esempio attraverso lo sgorgare di fonti o arresti calamità (eruzioni, terremoti, incendi o attacchi nemici) proteggendo la terra e chi la abita.
Tra i relatori anche fra Giuseppe Buffon, ordinario di Storia della Chiesa all’Antonianum, che ha evidenziato dal punto di vista economico l’importanza della recente evoluzione dal concetto di benessere equo e sostenibile a quello di benessere integrale, su cui c’è sempre maggiore concordia.
La presentazione del Dipartimento si è conclusa con la consegna dei decreti di nomina dei membri che ne fanno parte. Fra loro anche Nader Akkad, imam del Centro islamico culturale d'Italia Grande Moschea di Roma, padre Lluis Oviedo, tra i massimi esperti di antropologia teologica, don Giovanni Emidio Palaia, docente della Lumsa e molte altre autorevoli personalità del mondo scientifico, culturale e religioso. Parole di elogio alla Pami sono state dedicate dal rettore dell’Antonianum, Agustín Hernández Vidale: «Sta facendo un gran lavoro e i risultati sono sotto gli occhi di tutti, non è un caso se sia il Papa, sia il Presidente della Repubblica l’hanno incoraggiata a proseguire nella strada intrapresa».