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martedì 17 settembre 2024
 
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Orlando in campo contro il decreto Salvini: "Non applicarlo un dovere costituzionale"

05/01/2019  Il discorso del sindaco di Palermo di fronte alla folla radunata davanti a Palazzo delle Aquile. Alla messa per i dipendenti comunali e gli amministratori l'arcivescovo Lorefice aveva appena pronunciato un chiarissimo monito: "Che non accada di rimanere in silenzio di fronte ai disumani decreti che aggravano la sofferenza di chi è vessato dalla povertà e dalla guerra"

di Gioia Sgarlata

Sono iniziati ad arrivare alle 11 in piazza Pretoria, davanti al portone del Comune dove alla stessa ora l’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, celebrava la tradizionale messa di inizio anno. E sono rimasti lì per quasi due ore nonostante la pioggia e il freddo. Una manifestazione nata spontaneamente sui social dopo le dichiarazioni del sindaco Leoluca Orlando e la decisione di sospendere l’applicazione di una parte del decreto sicurezza in attesa di un approfondimento giuridico. Dentro Palazzo delle Aquile, tanti rappresentanti istituzionali e politici per la celebrazione eucaristica. Fuori, la piazza affollata da giovani, gente comune, famiglie, intellettuali, esponenti del terzo settore e numerose associazioni. La critica al decreto è univoca. Dentro viene riletta la preghiera scritta per il Natale dall’arcivescovo Lorefice e recitata in tutte le chiese della città: Gesù come “il primo profugo dell’era cristiana”. Il passaggio più forte: “Che non ci accada di rimanere in silenzio dinnanzi ai dis-umani decreti che aggravano la sofferenza di chi è vessato dalla povertà e dalla guerra” (qui il testo integrale).

Alle 12,40, finita la messa, il sindaco esce in piazza tra gli applausi: “Al ministro Salvini rispondo che considero un mio dovere istituzionale evitare la violazione dei diritti umani. Il 21 dicembre, non oggi, ho disposto formalmente la sospensione dell’applicazione del decreto sicurezza limitatamente alle mie competenze istituzionali che riguardano l’iscrizione anagrafica... Come individuo contesto politicamente e culturalmente la distinzione tra migranti economici e richiedenti asilo – continua - perché sono tutte persone, ma il paradosso è che in questo momento viene negato l’accesso legale alla vita della città a chi è legalmente sul territorio nazionale. … So cosa rischio. Mi assumo le mie responsabilità”.

Il sindaco di Palermo ha poi sottolineato gli effetti del decreto sui minori stranieri non accompagnati a cui “viene negato di ottenere la residenza anagrafica a 18 anni”. In mezzo al mare, la Sea Watch, la nave tedesca in balia delle onde da 14 giorni con 32 migranti, attende l’autorizzazione all’approdo. Dalla piazza parte un collegamento telefonico con un volontario. Orlando chiama in causa il ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli: “..Smettila di fare il pupo nelle mani del ministro Salvini – dice - apri i porti d’Italia, dimostra che siamo un popolo civile e accogliente…”. Poi una stoccata anche all’Europa: “Ho inviato il testo delle mie disposizioni anche ai vertici europei. …Che ci sta a fare un’Unione Europea se non rispetta i diritti?”.

 

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