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martedì 13 maggio 2025
 
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Paola Cortellesi Italiana dell'anno di Famiglia Cristiana

27/12/2023  Nel numero della rivista in edicola oggi, un'ampia intervista all'attrice-regista e la motivazione dettagliata del riconoscimento. Intanto il suo bellissimo "C'è ancora domani" continua a battere ogni record: superati gli incassi anche di "La vita è bella"

Paola Cortellesi è l’italiana dell’anno di Famiglia Cristiana per il 2023. 

Nel numero della rivista in edicola da domani, i lettori troveranno un'ampia intervista all'attrice e regista e la motivazione del riconoscimento. 

Nel suo lavoro, e in particolare in C'è ancora domani, il film campione d'incassi, Famiglia Cristiana ha ravvisato anzitutto «un bell’esempio, un modello positivo che incoraggia», «bagliore di speranza nel buio di questo periodo». Lo spiegano, in un appassionato editoriale, il direttore e il condirettore del settimanale, Stefano Stimamiglio e Luciano Regolo.

Paola Cortellesi ha diretto e interpretato C’è ancora domani, con cui ha esordito come regista ottenendo un grande successo di pubblico e di critica. «L’abbiamo scelta come Italiana dell’anno 2023 - argomentano Stimamiglio e Regolo - innanzitutto per il coraggio con cui si è messa in gioco nel suo debutto alla regia sia sul piano artistico girando in bianco e nero in un delicato omaggio al neorealismo sia su quello dell'impegno in prima persona in una questione molto importante come quella dei diritti e del rispetto negati alle donne».

Un argomento «su cui l'orrenda sequela di femminicidi che ha segnato gli ultimi dodici mesi ha fatto comprendere come e quanto sia necessario un cambiamento radicale, proprio alla partire dall'educazione e dalla cultura». E proprio in questa direzione – sottolinenano Stimamiglio e Regolo – «va la sua opera prima C'è ancora domani, che ha saputo coinvolgere un pubblico vasto ed eterogeneo su un tema tanto delicato con il rigore professionale di sempre, senza perdere la sua naturale vocazione all'ironia. Il suo, poi, è il film più visto dell'anno con oltre quattro milioni di spettatori, segnando così la rinascita del cinema italiano dopo il periodo buio della pandemia. Attraverso una vicenda ambientata 75 anni fa, Paola, che ha accolto con gioia la nostra decisione, ha saputo immergerci nel presente, nella realtà delle tante donne che, come la sua Delia, lottano per affermare i loro diritti e fare sentire la loro voce in una società ancora intrisa di maschilismo. E lo ha fatto con le doti che da sempre hanno contraddistinto la sua carriera: l’impegno e l’ironia».

Nell'intervista concessa in occasione del titolo di Italiana dell'anno, Paola Cortellesi racconta la genesi del suo film, di come la figlia (con le sue domande) e le nonne e le zie (con le loro memoria) abbiano svolto un ruolo importante. Altri servizi pubblicati nel numero di Famiglia Cristiana raccontano la reazione del mondo femminile, attraverso le interviste a donne di diverse generazioni.

E i maschi? «Molti si sono sentiti chiamati in causa non come potenziali assassini, ma come persone che possono ripensare i loro atteggiamenti e i loro linguaggi», spiega Paola Cortellesi

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