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Una «follia» più «necessaria ad adulti ed educatori» che alle nuove generazioni, per cui è stata pensata. Don Michele Falabretti, direttore del Servizio nazionale di pastorale giovanile della Conferenza episcopale italiana (Cei), presenta il pellegrinaggio degli adolescenti dal Papa, programmato per il 18 aprile, Lunedì dell’Angelo, Pasquetta. Lo fa in un’editoriale che Famiglia Cristiana pubblica nel numero in edicola e in parrocchia.
«È il primo grande incontro organizzato dalla Chiesa dall’irruzione del Covid», spiega il sacerdote. «I ragazzi sono letteralmente saltati sui pullman. Gli iscritti sono più di cinquantamila (per la precisione 57 mila stando al dato aggiornato al 12 aprile, ndr). Il messaggio è chiaro. Gli adolescenti hanno un bisogno incredibile di tornare a stare vicini, di fare esperienze che abbiano il sapore dell’avventura, di affidarsi a qualcuno che abbia il coraggio di proporre loro qualcosa. La Dad non è vita e i social non sono salvezza. C’è chi partirà la sera prima viaggiando di notte e subito dopo si sobbarcherà il viaggio di ritorno per venire a pregare con il Papa, in piazza San Pietro. Va bene, basta essere vicini».







