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mercoledì 11 settembre 2024
 
il maestro
 

Peppe Vessicchio: «Di Sanremo mi mancherà la frittata del mio amico Mimmo»

25/01/2017  Sui social il grido di dolore degli orfani del Maestro che quest’anno non dirigerà l’orchestra ma sarà comunque in Riviera per promuovere la sua autobiografia: «Mi mancherà molto la frittata di maccheroni che prepara magistralmente il tastierista dell’orchestra Mimmo Sessa e che da bravi meridionali abbiamo mangiato ogni anno»

Ormai è assodato: ogni volta che c’è una notizia che riguarda il maestro Peppe Vessicchio i social esplodono. Lunedì sera l’hashtag #beppevessicchio (con la b, anche se è sbagliato perché il nome è Peppe) ha spopolato nei trend topic di Twitter perché è arrivata la conferma che il maestro non sarà quest’anno sul palco dell’Ariston a dirigere l’orchestra. Dal 1990 ad oggi sarà mancato al massimo tre volte, ha “vinto” quattro edizioni (con gli Avion Travel nel 2000, Alexia nel 2003, Valerio Scanu nel 2010 e Roberto Vecchioni nel 2011), e tre volte ha ricevuto il premio come miglior arrangiatore (nel ’94, ’97 e ’98). Già l'anno scorso il maestro aveva mandato i fan nel panico per non essere stato presente nella prima serata del festival con il conseguente hashtag #uscitevessicchio divenuto il grido di battaglia.

Il giorno dopo, finalmente, l’agognato annuncio di Carlo Conti: «Dirige l’orchestra il maestro Peppe Vessicchio». Boato dell’Ariston. «È stato imbarazzante, sul palco c’era un mito come Patty Pravo e la gente applaudiva me. Non mi aspettavo un’accoglienza così».

L'autobiografia del Maestro che uscirà per Rizzoli il 2 febbraio
L'autobiografia del Maestro che uscirà per Rizzoli il 2 febbraio

«Sulle piante funziona più Mozart di Beethoven»

È dispiaciuto, maestro, di questa assenza? «È già capitato qualche altra volta di non essere a Sanremo per dirigere in gara», dice, «nessun rammarico se non quello di passare del tempo con musicisti che mi capita di vedere solo in quelle settimane. Mi mancherà molto la frittata di maccheroni che prepara magistralmente il tastierista dell’orchestra Mimmo Sessa e che da bravi meridionali abbiamo mangiato ogni anno».

In realtà, però, Peppe Vessicchio ci sarà lo stesso: «Perché l'ho promesso agli amici musicisti e per promuovere il mio libro La musica fa crescere i pomodori (in uscita il 2 febbraio per Rizzoli, scritto con Angelo Carotenuto, ndr), senza conflitto d'interessi. Il titolo», ha spiegato, «viene da un esperimento che sto facendo in collaborazione con degli istituti di ricerca scientifica. Dopo 2 anni di esperimenti quest’anno abbiamo 10 aziende agricole in Salento che ci seguono. Abbiamo colture di pomodori, fragole e zucchine che crescono con acqua, sole, musica e frequenze al suolo. Gli esperimenti che ho condotto a casa mia dimostrano che con Mozart la pianta mostra segnali. E, con mio massimo dispiacere visto che l’ho studiato a fondo, ho notato che Beethoven non funziona. La musica che ha un influsso sulla crescita delle piante è un tipo di polifonia non identificabile con un periodo storico, uno strumento o una corrente».

Certo, come diceva Pippo Baudo, Sanremo è Sanremo. E l’assenza di Vessicchio dall'orchestra è ancor più evidente nell’anno della co-conduzione di Maria De Filippi con la quale ha a lungo collaborato ad Amici, il talent di Canale 5: «Diciamo», scherza, «che in questo modo abbiamo evitato l'effetto presepe completo con Giuseppe, Maria e Conti in un ruolo impegnativo».

Ma i suoi fan non resteranno completamente delusi: la sera di venerdì 6 febbraio il Maestro sarà ospite all'Ariston invitato da Carlo Conti: «Mi avevano proposto di fare il commentatore al Dopofestival ma non mi sembrava giusto mettermi a giudicare gli altri il primo anno che non dirigo».

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