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martedì 12 novembre 2024
 
terza edizione
 

Premio Oxfam: dal giornalismo alle startup, ecco chi combatte la disuguaglianza

27/10/2024  Da tre anni il riconoscimento viene assegnato a persone o enti capaci di distinguersi in tema di disuguaglianza con atti e fatti a vantaggio delle proprie comunità di lavoro e di vita. La cerimonia di premiazione della terza edizione si è svolta il 26 ottobre a Firenze. Ecco i premiati

I divari socio-economici lacerano il mondo e anche il nostro Paese. Sembrano insormontabili. Eppure la disuguaglianza, come la povertà, non è inevitabile. Si può denunciare e, soprattutto, contrastare. Lo possono fare i giornalisti tutti coloro che lavorano nella comunicazione. Lo può fare il mjndo dell'associazionismo, così come quello delle imprese, a partire dalle startup innovative. A ricordarlo, anche quest'anno, è il riconoscimento pubblico che Oxfam Italia - Ong impegnata da anni nel contrasto alla fame e alla povertà in Italia e in molti Paesi del mondo - attribuisce  a persone o enti (professionisti della comunicazione, operatori/associazioni) capaci di distinguersi in tema di disuguaglianza con atti e fatti a vantaggio delle proprie comunità di lavoro e di vita, dimostrando che è possibile combatterla in Italia e nel mondo. Il Premio "Combattere la disuguaglianza-Si può fare" è promosso in collaborazione con l'Associazione Alessandra Appiano-Amici di salvataggio, costituita in memoria della giornalista, autrice televisiva, scrittrice e ambasciatrice di Oxfam Italia scomparsa nel 2018. La cerimonia di premiazione dell'edizione 2024 si è svolta il 26 ottobre alla libreria Giunti-Odeon di Firenze, con la conduzione di Camilla Baresani e Paolo Iabichino, nell'ambito della terza edizione dell'Oxfam festival. 

Ecco i premiati di quest'anno.

Per la categoria "Raccontare la disuguaglianza"Goffredo Buccini, editorialista e inviato del Corriere della Sera, con il reportage Sabaudia Sikh & Vip, a un passo dai beach party sfila l'inferno degli schiavi, il racconto dello sfruttamento lavorativo degli indiani nelle aziende agricole a pochi passi dalla spiaggia dei vip e dei turisti. Menzione speciale al documentario Patente K di Tommaso Vezzosi e Francesco Faralli, che racconta la storia di Kamrun, arrivata dal Bangladesh ad Arezzo, e la sua avventura per imparare a guidare e prendere la patente.

Per la categoria "Affrontare la disuguaglianza": Scuola Fatoma, promossa da Fatoma Yaiw, un’associazione culturale nata dall'esigenza di abbattere barriere linguistiche e culturali nle ghetto di Borgo Mezzanone, tra Foggia e Manfredonia. La sua missione è fornire corsi di italiano e di integrazione sociale a chi, pur vivendo in Italia da anni, non ha ancora gli strumenti per comprendere appieno la lingua e la cultura del Paese.  Scuola Fatoma è la prima scuola di italiano per migranti di Borgo Mezzanone. Menzione speciale per Seconda Chance, un’associazione del Terzo settore nata due anni e mezzo fa, una struttura con almeno un referente in ogni regione che cerca ininterrottamente, in tutta Italia e con ogni mezzo, compreso il “porta a porta”, imprenditori disponibili ad andare in carcere per valutare manodopera e per portare formazione, sport, attività ricreative. Ad oggi sono oltre 360 le offerte di lavoro procurate.

Per la categoria "Costruire alternative alla disuguaglianza"Homes4All, una startup innovativa società benefit BCorp ad alto impatto sociale che riduce l'emergenza abitativa favorendo la rigenerazione urbana grazie alla sua rete di investitori privati sensibili a logiche di sostenibilità. L'attività si esplica nell’acquisizione, ristrutturazione e gestione di immobili a fini sociali provenienti dal bacino delle proprietà non performative sia all’interno della Città di Torino che a livello nazionale. In questo modo realizziamo un ecosistema nel quale le famiglie bisognose trovano case dignitose e accessibili e gli investitori realizzano investimenti etici e remunerativi. Menzione speciale per Clothest, che raccoglie e vende abiti usati di brand del lusso per finanziare i progetti di assistenza della Casa Famiglia Caritas di Montevarchi (Arezzo). Quest'ultim aiuta circa 200 persone all'anno, con ospitalità per 40 persone, mista tra residenze stazionarie e temporanee. Acquistando abiti usati ma in ottime condizioni sulla piattaforma di e-commerce, chi fa un acquisto con Clothest contribuisce a ridurre l’impatto ambientale della moda e assistere individui in difficoltà. Il progetto inizia nel 2015 e in poco tempo ha raccolto più di 2.400 capi usati ancora in ottimo stato, rivendendoli in temporary shop e su eBay.

Il Grand Prix Oxfam-Iabicus è andato a Sara Taschera, direttrice della comunicazione della campagna "Close the gap" di Coop, modello di riferimento dell’impegno sociale di chi sta sul mercato per produrre impatto e cambiamento. 

(Nella foto: la premiazione di Scuola Fatoma)

 

 

 
 
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