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venerdì 23 maggio 2025
 
L'opposizione a Francesco
 

«Quanti attacchi da sedicenti cattolici al Papa e alla Chiesa»

21/06/2019 

Gent.mo signor direttore, leggo una notizia riportata dal quotidiano Libero, firmata da una giornalista che scrive dell’incontro di papa Francesco con rappresentanti sindacali Cgil e di altre associazioni: «Ma chi si crede di essere». E questo perché il pluriministro Salvini non ha ancora incontrato il Papa. Meraviglia che una giornalista non abbia prestato attenzione alla risposta data da Francesco ai cronisti sul volo di ritorno dalla Romania.

Ma quello che mi ha molto rattristato sono le affermazioni fatte nella pagina social @mmaglie: una serie di attacchi, anche da sedicenti cattolici, contro il Papa, la Chiesa, i vescovi, probabilmente ancor più convinti da esternazioni fatte da alcune figure in vista nella Chiesa italiana, tendenti a polemizzare sempre e comunque con il comportamento di papa Francesco. Non resta che pregare per questo santo uomo guida della Chiesa, che una volta chiamavamo Bianco Padre e oggi viene insultato con l’appellativo Pope black.

SALVATORE

In questo numero dedichiamo un’inchiesta proprio agli haters, gli odiatori seriali che attraverso internet, in particolare i social network come Facebook e Twitter, inondano la Rete di negatività, di cattiveria, di male. Fa specie, peraltro, che talvolta siano gli stessi giornalisti a non fare bene il loro mestiere, esprimendo giudizi invece di riportare i fatti e senza informarsi adeguatamente quando scrivono. Certo a nessuno si deve negare la possibilità d’esprimere il proprio parere, ma insulti, improperi, parolacce, vere e proprie bestemmie sono un’altra cosa. La reazione di chi non ha argomenti validi. Tirar fuori il male dal proprio cuore ci rende persone peggiori e danneggia prima di tutto noi stessi.

Questo vale in particolare per chi si professa cristiano. Ricordiamo le parole di san Paolo: «Nessuna parola cattiva esca dalla vostra bocca, ma piuttosto parole buone che possano servire per un’opportuna edificazione, giovando a quelli che ascoltano» (Efesini 4,29). Come reagire a questa ondata di odio cieco, specialmente contro il Santo Padre, la Chiesa, la nostra fede? Il male si vince con il bene, come insegna san Paolo (Romani 12,21). La risposta è sempre l’educazione e il dialogo, la confutazione argomentata con dati e fatti. Talvolta è semplicemente meglio tacere e pregare. Come ci invita a fare lo stesso papa Francesco.

(immagine in alto: Reuters)

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