Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
sabato 19 aprile 2025
 
Idee vincenti
 

La bellezza invade e trasforma il carcere di San Vittore

09/12/2020  Dalla collaborazione fra la casa circondariale riservata ai minori e la Triennale nasce un progetto che utilizza l'architettura per rendere concreta la possibilità di riabilitazione

Come è possibile far sì che la pena abbia davvero una funzione rieducativa e non sia una condanna definitiva, come prevede l'articolo 27 della ostra Costituzione? La domanda diventa ancora più urgente quando parliamo di minori che hanno un futuro ancora tutto da scrivere. Dalla collaborazione fra il Carcere di San Vittore e la Triennale di Milano arriva una risposta: portare la bellezza dentro le mura delle carceri. Da qui un concorso per progetti architettonici, San Vittore, spazio alla bellezzache, essendo destinato ai giovani, è a loro riservato. 

Ancora una volta, sarà la bellezza a salvare il mondo, e i ragazzi detenuti nelle carceri.

Triennale Milano e la Casa Circondariale Francesco di Cataldo – San Vittore lanciano il concorso di idee San Vittore, spazio alla bellezza rivolto a progettisti, architetti, designer, urbanisti, ingegneri con l’obiettivo di promuovere una nuova concezione di casa circondariale attraverso la riprogettazione di alcuni spazi del carcere per cambiarne la percezione e migliorarne la funzionalità. In parallelo al concorso di idee, grazie al coinvolgimento di Fondazione Maimeri e con il supporto di Shifton e dell’Associazione Amici della Nave, viene sviluppata una ricerca sul campo per individuare i bisogni di chi nel carcere vive e lavora quotidianamente, ma anche le esigenze della Casa Circondariale e dell’intera cittadinanza.

La scadenza per la presentazione delle candidature è lunedì 18 gennaio 2021 alle ore 12.00. Il bando e i suoi allegati sono disponibili sul sito di Triennale Milano. Sono ammessi al concorso lavori individuali o di gruppo, purché il singolo partecipante o almeno il 50% dei componenti del raggruppamento tra cui il capogruppo abbia un’età compresa entro i 40 anni. Altra condizione richiesta dal bando è che il 50% dei componenti del gruppo, tra cui il capogruppo, sia iscritto all’Albo professionale di riferimento (architetti o ingegneri) di Milano e provincia.

Il concorso si inserisce nel rapporto di collaborazione tra Triennale Milano e la Casa Circondariale Francesco di Cataldo – San Vittore, avviato nel 2018 con il progetto ti Porto in prigione, promosso dall’Associazione Amici della Nave, che comprendeva una mostra fotografica e una serie di incontri e dibattiti. Lo scambio tra le due istituzioni è poi proseguito nel 2019 con PosSession, esperienza che metteva in dialogo fotografia e teatro riflettendo sulla detenzione femminile e sulla pratica quotidiana dell’arte come strumento di recupero.

Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano: «Triennale sta portando avanti in modo sistematico collaborazioni con diverse realtà del territorio cittadino, accogliendo iniziative culturali con cui condivide obiettivi e progettualità per essere sempre di più un luogo inclusivo, sensibile alle urgenze del contemporaneo. Il dialogo tra Triennale e la Casa Circondariale Francesco di Cataldo – San Vittore è sempre più intenso e proficuo. Le nostre due realtà si trovano a poche centinaia di metri l’una dall’altra, ma la distanza tra loro è enorme. Dopo i progetti ti Porto in prigione e PosSession, con il lancio del concorso di idee San Vittore, spazio alla bellezza, rafforziamo questa importante sinergia toccando quei temi del progetto che sono propri di Triennale fin dalla sua nascita».

Giacinto Siciliano, Direttore della Casa Circondariale Francesco di Cataldo – San Vittore: «Questa nuova concezione di casa circondariale ha l’obiettivo di cambiare la percezione di questo luogo e innescare un nuovo circolo virtuoso in grado di far ripartire un pensiero positivo iniziando dalla bellezza degli spazi che lo ospitano. La casa circondariale può e vuole diventare un riferimento di eccellenza in grado di trasformare la reclusione in un’opportunità di crescita grazie all’apertura verso l’esterno e a un cambiamento guidato da un pensiero complessivo sulla consapevolezza che la bellezza possa suscitare spontanee sensazioni piacevoli, provocare suggestioni ed emozioni positive e generare un senso di riflessione costruttiva».

Il progetto, ideato e sviluppato da Triennale Milano in collaborazione con Fondazione Maimeri, verrà realizzato con il sostegno di Fondazione di Comunità Milano – Città, Sud Ovest, Sud Est, Martesana onlus, che promuove e supporta progetti di utilità sociale per rispondere, in modo innovativo, alle priorità espresse dalla collettività in ambito sociale, culturale e ambientale. L’iniziativa San Vittore, spazio alla bellezza – coordinata da Lorenza Baroncelli, Direttore artistico e curatore per architettura, rigenerazione urbana e città di Triennale Milano – si propone di generare dei processi virtuosi di coinvolgimento e collaborazione reciproca tra carcere e città. Sono previste diverse fasi progettuali, a partire dalla costruzione e pubblicazione di questo concorso di idee aperto ai giovani professionisti della città. Parallelamente, la ricerca sviluppata da Fondazione Maimeri, Shifton e Associazione Amici della Nave permetterà, attraverso interviste qualitative e osservazioni sul campo, di individuare i bisogni della Casa Circondariale e servirà anche a esplorare possibili nuove esigenze e immaginare le funzionalità da destinare agli spazi da riprogettare.

Segui il Giubileo 2025 con Famiglia Cristiana
 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo