Gabriella Facondo e Massimiliano Niccoli, conduttori di "Siamo noi". Foto di Stefania Casellato.
Ressa di addetti ai lavori al Museo Diocesano di Milano, per la presentazione della nuova stagione di Tv 2000, l’emittente della Conferenza episcopale italiana. Una vera festa, visto che la televisione della Cei è tra le poche reti generaliste a poter vantare numeri positivi. Negli ultimi dodici mesi, i suoi ascolti sono cresciuti del 15,15% con un incremento di circa 200 mila spettatori, vale a dire una media giornaliera di quasi 3 milioni di utenti. Le novità del palinsesto televisivo, certo. A cominciare dalle attesissime quattro puntate di Raccontare l’amore nelle quali Enzo Bianchi, priore della comunità monastica di Bose, guiderà lo spettatore in una moderna rilettura dei passi evangelici. Alla scoperta di quanti, in tempi difficili come quelli odierni in tema di rifugiati e di solidarietà, sanno ancora farsi carico dello sguardo amorevole di Gesù verso gli uomini. E poi Today, settimanale di approfondimento giornalistico condotto da Andrea Sarubbi, che riproporrà lo stile ficcante dei grande reportage sul campo.
Ma anche l’occasione per celebrare un anno di successi per TV2000. “Siamo piccoli, rispetto ai colossi Rai e Mediaset, però significativi”, spiega Paolo Ruffini, da un anno e mezzo direttore della rete dopo una lunga esperienza in viale Mazzini. “Lo share che cerchiamo è la condivisione con il pubblico di qualcosa di buono. Non per nulla, il nostro motto è: TV2000 - Se ci credi, la vedi. Pochi sanno che ogni giorno oltre un milione di persone prega seguendo il nostro rosario, la Messa o le funzioni celebrate dal Papa. Poco meno di un milione sono gli spettatori che quotidianamente s’informano guardando i nostri due Tg, di questi la metà seguono poi le rubriche di approfondimento. Tra le 7 e le 10 del mattino, siamo al nono posto tra le emittenti televisive italiane ma con un distacco di solo mezzo punto percentuale dal sesto posto. Tra le 17 e le 19, TV2000 è l’ottava rete per ascolto medio con quasi il 2% di share. Inoltre, abbiamo il più alto indice di permanenza per tutta la durata dei programmi: il nostro è un pubblico che non solo ci guarda ma che è attento. Abbiamo un forte tasso di autoproduzione perché siamo un gruppo affiatato con la stessa visione del mondo. E credere in qualche cosa ci fa essere a nostra volta credibili. La nostra Tv non è usa e getta, fatta di plastica, ma punta all’incontro fra le persone. La sfida tra buona e cattiva televisione è ancora tutta da giocare. Basta vederci per crederci” .
A dargli manforte è Lucio Brunelli, direttore del settore informazione: “Anche i nostri due Tg quotidiani sono cresciuti”, sottolinea. “Abbiamo un ascolto medio che sfiora il 2%, un dato che in valori assoluti vale circa 300 mila spettatori al giorno. Più di quanti ne facciano registrare canali come RaiNews e SkyNews. Si pensi che i maggiori quotidiani italiani, ossia Repubblica e il Corriere della Sera, vendono attorno alle 220 mila copie al giorno. Il nostro è un pubblico importante, conquistato con un modo diverso di gestire le notizie. Certo, non ne buchiamo nessuna ma poi puntiamo su ciò che aiuta di più a riflettere, a capire il mondo e i giorni che viviamo. Grazie e Dio, non siamo obbligati dall’editore a fare ogni giorno l’indigesto pastone politico, come si usa alla Rai: ci concentriamo sulla sostanza, cerchiamo di spiegare con chiarezza i contenuti. Poi puntiamo sul racconto di storie vere, non solo di stampo cattolico ma dovunque umanità e solidarietà si affaccino”.
Tra i tanti esempi degli ultimi mesi, uno ha colpito l’opinione pubblica rimbalzando poi anche sugli altri Tg. “La vicenda del clochard Gonzalo, che cura gratuitamente il verde nel quartiere romano Colli Albani”, sottolinea con una punta di orgoglio Brunelli. “Sognava un camper dove poter vivere, l’ha avuto. Senza collette da parte nostra, grazie solo a persone di buona volontà che hanno visto i nostri servizi e si sono attivate. Come ha fatto il giro del web il gesto del nostro operatore Vincenzo Taranto, impegnato sul confine ungherese a riprendere l’odissea dei rifugiati: colpito da un bimbo sfinito dalla stanchezza, ha posato la telecamera per prenderlo in braccio. Altro che la video reporter ungherese che ha fatto lo sgambetto a padre e figlio! Però nessun calcolo, è stato solo il gesto spontaneo di chi, come noi, vuol fare informazione con umanità. Ecco la differenza”.
E’ toccato poi al direttore creativo Alessandro Sortino fare una carrellata sui principali titoli della nuova stagione di TV2000. Fiore all’occhiello Raccontare l’amore, programma in quattro puntate (in onda ogni martedì sera a partire dal 10 novembre) in cui Enzo Bianchi, priore della comunità monastica di Bose, offrirà una rilettura attuale delle parabole evangeliche attraverso esempi concreti di vita vissuta. Ogni storia rimanda a un diverso aspetto dell’amore: la gratuità, la misericordia, la dedizione ai poveri, la preghiera. Il libro a cui il programma s’ispira, Raccontare l’amore appunto, è tra le letture preferite di Papa Francesco. Attesa anche per una new entry nel settore informazione: Today, un settimanale del sabato sera fatto soprattutto di reportage che Andrea Sarubbi presenterà dal 21 novembre. Confermati poi, pur se con vesti scenografiche nuove, tutti quegli appuntamenti che caratterizzano la giornata televisiva di TV2000 e che hanno conquistato l’affetto degli spettatori. Da Bel tempo di spera, il contenitore mattutino condotto da Lucia Ascione, ad Attenti al lupo, la rubrica preserale sui diritti dei cittadini e dei consumatori condotta da Giuseppe Caporaso e Maris Milanese. Ritroveremo Borghi d’Italia, doppio appuntamento del weekend con Mario Placidini alla scoperta delle tradizioni del Bel Paese; Il mondo insieme, ossia le esplorazioni domenicali proposte da Licia Colò; la divulgazione sulla salute de Il mio medico con Monica Di Loreto; il teatro raccontato da Michele Sciancalepore con Retroscena; il cinema e i suoi protagonisti “confessati” da Fabio Falzone in Effetto notte; i consigli e i segreti per una buona cucina raccontati da Virginia Conti e don Domenico De Stradis in Quel che passa il convento. Più tutti i consueti spazi religiosi (a partire da Il diario di Papa Francesco tenuto quotidianamente da Gennaro Ferrara) e una robusta dose di film, telefilm e fiction selezionati secondo coscienza.
“Penso di poter dire, a nome mio e di tutti i vescovi, che stiamo andando bene”, è il commento di mons. Nunzio Galantino in rappresentanza della Cei, in pratica l’editore di Tv2000. “Ci piace soprattutto che siano state recepite le riflessioni che il Santo Padre aveva fatto. Di quale Tv abbiamo bisogno? Di una televisione esemplare, che offra un’alternativa all’eccesso di tatticismo che affligge oggi la comunicazione. E poi di parresia: parlare e comprendere rappresenta una via più lunga e difficile rispetto a quella della semplificazione, percorsa dalle altre reti. TV2000 si ficca in mezzo alla complessità e cerca di capire evitando i peccati tipici di oggi: superficialità nell’affrontare i problemi delle persone, disinformazione, calunnia. Insomma, una Tv che favorisca la cultura dell’incontro. Risentendo fortemente dei pensieri e dei gesti di papa Francesco, TV2000 ne vuole accompagnare la testimonianza coraggiosa e sorprendente”.