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venerdì 18 aprile 2025
 
ucraina
 

Sumy, missili sui civili, il Nunzio apostolico: "Chiese diverse celebrano le Palme, andavano a pregare"

13/04/2025  «Non resta altro che rivolgersi al Signore», è l’invocazione del nunzio apostolico nel Paese, monsignor Visvaldas Kulbokas, «Oggi abbiamo avuto la Domenica delle Palme quindi anche nella città di Sumy la gente, probabilmente di varie confessioni, stava andando nelle proprie chiese»

«Andavano in chiesa per la Domenica delle Palme, mentre altri stavano tornando a casa», ha scritto su Telegram il capo dell'intelligence ucraina, Kyrylo Dudanov, denunciando l’attaccon con due missili balistici russi Iskander M/KN-23 lanciati contro Sumy, nel nordest dell’Ucraina, che hanno ucciso oltre trenta persone e ferito decine di civili.

«Non resta altro che rivolgersi al Signore», è l’invocazione del nunzio apostolico nel Paese, monsignor Visvaldas Kulbokas. «Come si sa quest'anno celebriamo la Pasqua insieme secondo il calendario Gregoriano e secondo il calendario Giuliano – sono le sue drammatiche parole rilasciate ai media vaticani – oggi abbiamo avuto la Domenica delle Palme quindi anche nella città di Sumy la gente, probabilmente di varie confessioni, stava andando nelle proprie chiese a pregare e durante l'attacco missilistico hanno trovato la morte più di 30 persone, proprio mentre andavano a pregare perché  l'attacco ha interessato proprio il centro della città. Questo è l'inizio della Settimana Santa per varie regioni dell'Ucraina, e non rimane altro che rivolgersi al Signore perché sia Lui a difendere, poiché sembra che nessun'altra forza è capace di proteggere la pace e la vita. Che il Signore abbia pietà di noi».

«Questa mattina la crudeltà russa ha colpito di nuovo, uccidendo uomini, donne e bambini nella città di Sumy. Un attacco barbaro, reso ancora più vile dal fatto che la gente si è riunita pacificamente per celebrare la Domenica delle Palme», ha scritto su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. «Questa ultima escalation è un triste promemoria: la Russia è stata e rimane l'aggressore, in palese violazione del diritto internazionale». «Sono urgentemente necessarie misure energiche per far rispettare il cessate il fuoco - sottolinea -. L'Europa continuerà a contattare i partner e a esercitare una forte pressione sulla Russia fino alla fine dello spargimento di sangue e al raggiungimento di una pace giusta e duratura, alle condizioni imposte dall'Ucraina».

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