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mercoledì 14 maggio 2025
 
PARLIAMONE INSIEME
 
Credere

Una cultura del dono e della generosità nascosta ma presente

07/12/2023  «Secondo un’indagine un’alta percentuale di italiani fa donazioni. Una sensibilità che viene anche dal cristianesimo» PARLIAMONE INSIEME

Cari amici lettori, lo scorso 26 novembre è stato l’ottavo “Giving Tuesday”, la Giornata mondiale del dono, nata nel 2012 con un’idea semplice ma efficace: perché non dedicare, dopo il Black Friday (e relativa corsa agli acquisti), una giornata alla generosità, invitando tutti a donare? L’idea ha avuto successo, se spinge milioni di persone a fare dei doni, rendendo il mondo in cui viviamo un posto un po’ migliore e più solidale. Le cifre che fotografano la solidarietà in Italia rivelano in effetti una sensibilità notevole e diffusa: secondo l’indagine “Italiani solidali”, realizzata da Bva Doxa, nel 2022 gli italiani che hanno fatto almeno una donazione a un’associazione sono stati il 55% (in crescita, rispetto al 35% del 2021 e il 21% del 2020).

Allo stesso modo sono cresciute le donazioni informali: ne ha fatta una un italiano su 2 nel 2022 (50%, contro il 36% del 2021). In crescita anche le cifre delle donazioni (da 61 a 69 euro nel 2022). Significative anche le destinazioni delle donazioni: 1 italiano su 5 dona per la ricerca medico-scientifica, il 20% ha dichiarato una donazione ad hoc per una causa legata alla guerra (in testa l’Ucraina). Sono soltanto alcune cifre, ma fanno pensare. Che cosa sarebbe della società se non ci fosse la generosità di tanti? Questo ci dice ancora una volta del bene “nascosto” che c’è e che ogni tanto “emerge” all’attenzione. E la cultura cristiana ha certamente contribuito, insieme ad altri, a lasciarci in eredità una sensibilità altruistica e una considerazione positiva della solidarietà. Al senso di solidarietà si può abbinare anche la parola “regalo”: con un occhio al tempo natalizio in arrivo e uno al bene che si può fare anche con gli acquisti “solidali”.

Ce ne parla Laura Bellomi nel servizio a pag. 26. C’è della generosità anche nel gesto di quattro sedicenni di Vigonovo, il paese di Giulia Cecchettin, la ragazza vittima dell’ex-fidanzato Filippo Turetta: alla vista di una donna 70enne aggredita dal marito, sono intervenuti, evitando probabilmente un’altra tragedia. Potevano voltarsi dall’altra parte, invece no. «Sapevamo di avere fatto una cosa giusta», ha dichiarato uno dei ragazzi,  Giacomo. Ma oltre al senso della giustizia e al coraggio, c’è anche una componente di generosità nel loro gesto: si sono interessati di qualcuno in pericolo. I care, mi sta a cuore, anziché l’orribile “me ne frego”. Per questo mi piace pensare che, di fronte a uno che ha compiuto un terribile misfatto, ce ne sono quattro che si sono spesi per il bene.

Concludo invitandovi, cari amici, a un gesto di cuore per i nostri lettori e lettrici anziani e soli: in questo periodo pre-natalizio, potete contribuire, nella misura che riterrete opportuno, a un “abbonamento solidale” della nostra rivista (si può chiamare allo 02.48027575 o scrivere a www.sanpaolodigital.it/abbonamentosolidale o abbonamenti@stpauls.it, vedi pag. 28), offrendo così a questi nostri amici una “buona lettura” che nutre lo spirito e alimenta la speranza.

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