Julian Assange, cofondatore del sito  WikiLeaks (celebre e controverso per aver reso noti dei documenti diplomatici segreti o confidenziali), è stato arrestato nell'ambasciata dell'Ecuador a Londra dopo la decisione delle autorità ecuadoriane di revocare la concessione dell'asilo al giornalista australiano.  Un video mostra Assange, con una folta barba bianca, trascinato dai poliziotti in borghese durante le fasi dell’arresto. Assange, 47 anni,  è stato  portato in custodia prima alla stazione centrale di Scotland Yard, poi in tribunale. Assange è stato riconosciuto colpevole di fronte alla Westminster Magistrates' Court di Londra di aver violato i termini della cauzione nel 2012 per non essersi presentato allora dal giudice ed essersi invece rifugiato nell'ambasciata dell'Ecuador. Per questo reato, Assange  rischia una pena fino a 12 mesi di carcere nel Regno Unito (la sentenza precisa sarà definita più avanti). Assange si era rifugiato nell’ambasciata ecuadoriana nel 2012 per sfuggire all’estradizione in Svezia dopo essere stato accusato di aver compiuto violenze sessuali. L’accusa è poi stata lasciata cadere. Nel 2017 Assange era divenuto cittadino ecuadoriano. Sul destino di Assange pesa la richiesta di estradizione presentata dagli Stati Uniti, che vorrebbero punire Assange per il reato di spionaggio. Creato nel 2006, WikiLeaks suscitò scalpore nel 2010, quando pubblicò un video che mostrava un elicottero americano sparare su un gruppo di civili. In questi anni il sito ha pubblicato moltissimi documenti diplomatici e militari svelando retroscena su varie vicende della politica internazionale. Personaggio controverso, Assange è considerato da molti un eroico difensore della verità, altri lo ritengono una specie di mitomane, che con le sue rivelazioni avrebbe messo in pericolo la vita di molte persone.