La Porta Santa dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù è stata aperta giovedì 17 dicembre da monsignor Gino Reali, vescovo della diocesi di Porto-Santa Rufina.  La sezione di Palidoro sul litorale laziale a nord di Roma nasce 37 anni fa da un dono di papa Paolo VI. Il presidio garantisce, all'anno, 7.200 ricoveri ordinari; 10.500 day hospital (compresa riabilitazione); 4.700 ricoveri di day surgery; 10.300 giornate di riabilitazione; circa 360.000 prestazioni ambulatoriali e 21.200 accessi in Pronto Soccorso.

Alla processione, il rito di apertura, la  Messa, la benedizione del presepe e di tre grandi tele realizzate dai bambini ricoverati, oltre che al battesimo di un piccolo paziente dell’Ospedale hanno partecipato insieme alla presidente del Bambino Gesù, Mariella Enoc, tanti bambini con le loro famiglie. Mons Gino Reali ha spiegato la scelta della struttura sanitaria come una delle quattro Porte Sante della Diocesi: «L’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù è un notevole esempio dell’attenzione rivolta a dare sollievo nella sofferenza. E’ una struttura che ha sempre parlato la lingua della misericordia che papa Francesco ci invita a imparare a pronunciare con parole e opere. È un segno di tenerezza della Chiesa nel territorio dove ricevere il dono giubilare e riconoscere il volto materno di Dio, che abbraccia ogni nostra fragilità e ci chiede di essere vicini ai malati, come il samaritano del Vangelo».

Il cappellano dell’ospedale don Felice Riva ha coinvolto nella preparazione tanti bambini ricoverati nell’ospedale pediatrico di Palidoro. Con l’aiuto delle educatrici della ludoteca “Castello dei Sogni”, delle maestre della Scuola in Ospedale e delle mamme, i piccoli pazienti si sono impegnati nella realizzazione dei tre grandi quadri benedetti durante la Messa. Le tele raffigurano scene di misericordia: il figliol prodigo, la pecorella smarrita e il buon samaritano.