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È nato presto, troppo presto: la mamma era solo al sesto mese di gravidanza, venticinquesima settimana per la precisione. Pesava solo 775 grammi. La sua fragile vita era appeso a un filo e alle cure del reparto neonatale. Aveva bisogno di assistenza respiratoria intensiva, di sostegno alla funzione cardiaca e di flebo.E ad aggravare la situazione l’abbandono della mamma, che non lo ha voluto riconoscere.
Il piccolino è stato quindi adottato dal reparto, e dalle mamme volontarie dell’associazione Allattami, che hanno donato il loro latte. Pochissime gocce otto volte al giorno con un sondino orogastrico che dalla bocca raggiunge lo stomaco per il primo periodo, poi, dopo un mese e mezzo, attraverso un microbiberon.
Per i bambini prematuri il latte materno è fondamentale, perché li protegge dal rischio infezioni e da una patologia, la enterocolite necrotizzante, che può essere fatale. Il latte è stato integrato da specifici nutrienti studiati appositamente per i prematuri.
Il bambino è cresciuto, e ora che ha quattro mesi respira autonomamente e pesa 2 chili e 420 grammi, anche se si trova sempre nel reparto di terapia intensiva neonatale. Appena sarà più forte, inizieranno le procedure per l’adozione.



