Il nuovo libro "La grande tempesta"
“Scrivere libri è per me una distrazione. La storia è piena di cose che la gente non conosce e mi appassiona cercare cose che non si trovano più: libri, testimonianze e memoriali. Lo stesso discorso vale anche per la politica attuale. Ho parlato con tutti i leader e a tutti ho fatto domande”, racconta Vespa ai microfoni di RTL 102.5 presentando “La grande tempesta”, un libro che consente ai lettori di capire la politica, svelandone molti retroscena.
La situazione migranti in Italia e in Europa
Nel corso dell’intervista Vespa si esprime anche sulla situazione migranti in Italia e in Europa: “I migranti si dividono in due categorie: coloro che acquistano un biglietto su navi sicure e arrivano sani e salvi in Italia e coloro che si affidano a scafisti di serie b. Questi ultimi sono quelli che rischiano di affogare e che vengono recuperati dalla nostra Guarda Costiera. È un clima sorprendentemente di tensione. Questa è la prima nave che arriva in Francia, il problema è se l’Italia deve sempre girarsi dall’altro lato e accogliere una quantità infinita di migranti”.
Le sue interviste
Bruno Vesta racconta anche delle interviste fatte nel corso della sua carriera: “Ho parlato anche con il Papa, ma intervistare per tre quarti d’ora Zelensky è stato impressionate, una delle mie interviste più lunghe. Pensa che i figli, come tutti i bambini ucraini, hanno sui cellulari l’allarme per le bombe. Se suona il telefonino sanno cosa sta per succedere e dove andare per mettersi al riparo”. E sulla guerra in Ucraina dichiara: “Sono sempre ottimista, se i russi si ritirano un po’ dalla fascia meridionale, fanno un referendum sotto controllo internazionale in Crimea e un’amministrazione controllata in Dombass poi lì diventa una questione di diplomazia”.
PD e opposizione
Bruno Vespa esprime anche la sua opinione sulla richiesta del versante femminile del PD di iniziare a fare opposizione fin da subito: “Il PD è l’unico partito davvero strutturato ma non avendo un leader forte e riconosciuto ha una serie di passaggi profondamente democratici e molto lenti. Ci sono delle regole che hanno accettato quindi è chiaro che i processi siano lunghi”.
Il ricatto nucleare
Riprendendo un passaggio dal suo libro “La grande tempesta” riguardo il ricatto nucleare da parte della Russia, Vespa dichiara: “Non ci credo e sarò ottimista fino all’ultimo. La NATO dice che quando Putin avrà le spalle al muro sgancerà la bomba atomica, ma questo significherebbe la sua fine e l’isolamento della Russia”.