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«La notizia mi ha riempito di felicità: conosco Cecilia da anni, è un esempio di giornalismo». Così Bruno Vespa, ha commentato a caldo la liberazione della giovane collega Cecilia Sala, attesa oggi in Italia dopo quasi venti giorni di detenzione in Iran. «La apprezzo molto e ho l’orgoglio di averla premiata, due anni fa, in veste di presidente del premio Guidarello, assieme a Stefania Battistini, per quello che hanno fatto in Ucraina».
Per il decano dei giornalisti Sala, che lavora per Chora Media e per Il Foglio e ha 29 anni, «non è andata all’avventura, aveva fatto tutto quello che doveva fare». La giornalista, infatti, era al lavoro in Iran con un regolare visto giornalistico. «Se è stata liberata - chiude Vespa - grazie al grande impegno del Governo italiano, è anche perché si è comportata molto bene».



