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Tempo di mare, di sole, di abbronzatura. Una delle attività più amate dell'estate non è però esente da rischi. Infatti una tintarella senza le opportune precauzioni è uno dei fattori di rischio per lo sviluppo di un tumore, il melanoma, la cui incidenza sta aumentando. Sono 81.000 i casi diagnosticati in Italia, e si tratta del terzo tumore più diffuso sotto i 50 anni. Il Centro diagnostico italiano ha promosso un sondaggio su 2.500 perone per verificare le abitudini degli italiani in fatto di abbronzatura protetta. Il 20% degli intervistati utilizza una protezione solare molto alta (SPF 50+) mentre il fattore di protezione solare più diffuso è la protezione alta SPF 30-50, utilizzato dal 43,8%, seguito dalla protezione media SPF 15-25 (24,8%). Infine, l’11,8% utilizza un fattore di protezione solare bassa o non la utilizza affatto. Un terzo degli intervistati applica la protezione solare solo prima di esporsi al sole (28,9%), il 34% la riapplica dopo il bagno, il 32,4% ogni due ore. Solo il 4,8% non usa la protezione solare. Al di là dei falsi miti, il 47,8% degli intervistati sa che l’utilizzo di protezione solare non diminuisce la possibilità di abbronzarsi e che, anche quando la pelle è abbronzata, è necessario utilizzare protezione solare. Inoltre per il 72,5% degli intervistati è importante sottoporsi periodicamente a una visita dermatologica per un controllo e mappatura dei nei.


I dermatologi del Centro Diagnostico Italiano di Milano hanno stilato le regole per abbronzarsi in sicurezza.
- Applicare i prodotti solari prima di uscire, fin dal mattino, e rinnovare frequentemente l’applicazione (ogni 2 ore e dopo ogni bagno).
- Per le prime esposizioni non prendere più di tre quarti d’ora di sole al giorno.
- Applicare il prodotto solare anche quando la pelle è già abbronzata.
- Evitare di esporsi tra le ore 12 e le ore 16.
- Qualunque sia l’attività all’aria aperta è sempre opportuno proteggersi con un trattamento solare (i colpi di sole non si prendono solo sulla spiaggia…)
- Asciugarsi bene dopo ogni bagno. L’effetto specchio delle goccioline favorisce i colpi di sole e riduce l’efficacia dei prodotti di protezione anche se resistenti all’acqua.
- Fare attenzione alle circostanze che aumentano il rischio o riducono la percezione del sole (altitudine, vento fresco, nubi)
In particolare si raccomanda per i bambini:
- fino ai tre anni non esporli direttamente alla luce solare;
- anche dopo i tre anni esporli al sole con moderazione e solo nelle prime ore del mattino o nel tardo pomeriggio;
- proteggerli sempre con un cappellino, gli indumenti adatti e ottimi prodotti solari. Le ustioni nei primi anni di vita rappresentano un fattore di rischio di melanoma da adulti.
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Inoltre se si nota che un neo cambia forma, dimensione o colore è bene consultare un dermatologo per una visita dermatologica approfondita e scongiurare il rischio melanoma.



