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Come è possibile che un mondo di gente normale, anche se solo con la qualifica scolastica della terza media, con la coscienza politica degli analfabeti e solo con un di più di ore televisive, accetti un programma già col titolo da presa in giro di Grande Fratello? Voi direte che sto perdendo la logica avendo ammesso il “di più” di televisione. Sì, è vero! Ma il mio ragionamento voleva essere: nonostante la nostra istruzione da scuola elementare, quel programma è talmente penoso, acido e sgangherato da essere indigesto anche al più ignorante degli italiani (non ho citato etica e morale perché avrei fatto brutta figura). Come possiamo giusticare anche il 10 per cento di clima amicale e l’1 per cento di clima culturale? Perché una sera alla settimana dobbiamo regredire a una qualità di vita che farebbe arrossire anche i peggiori abitanti delle nostre periferie (tanto declassate)? Mi domando se dovrei sentirmi anch’io colpevole. Queste poche righe le ho scritte perché, una piccola reazione, anche se insuficiente, voglio farla capire. Aldo Grasso parla di errore e orrore. Forse la parola orrore è un po’ pesante, ma dopo sei mesi di tale programmazione, credo vada giustificata.



