Abbonato da anni, ho condiviso con gioia tante “nostre” iniziative per la pace, contro gli F-35, per la riduzione delle spese militari, per i corpi civili di pace e altro. Immagini, quindi, il mio stupore nel vedere su Famiglia Cristiana la recensione e la pubblicità del volume della San Paolo Il cuore delle Missioni di Pace. In pratica prestate la voce ai committenti che, ovviamente, esaltano gli “eroi” militari impegnati da anni nelle missioni di “pace”. E come me, tanti altri amici sono rimasti stupiti. Sempre con stima.
Siamo stati e siamo critici, come tu stesso sottolinei, caro Claudio, sul ricorso alle armi come soluzione delle contese internazionali. Ma, soprattutto, promuoviamo tutto ciò che dà ali alla pace nel mondo. Sulla base della nostra Costituzione, che ripudia la guerra. E, come cristiani, nello spirito delle Beatitudini evangeliche. Non abbiamo esaltato “eroi” impegnati in missioni difficili, come in Afghanistan. Ma fatta emergere quell’umanità che giustifica la presenza dei nostri connazionali accanto a popolazioni che soffrono in molti angoli della terra. Assieme ai sentimenti di affetto familiare, che si manifestano nello scambio di lettere e messaggi tra i militari (che sono papà, mariti e figli) e i propri cari. A “cantare” non sono le armi, ma la solidarietà e la partecipazione.
Claudio C.
Siamo stati e siamo critici, come tu stesso sottolinei, caro Claudio, sul ricorso alle armi come soluzione delle contese internazionali. Ma, soprattutto, promuoviamo tutto ciò che dà ali alla pace nel mondo. Sulla base della nostra Costituzione, che ripudia la guerra. E, come cristiani, nello spirito delle Beatitudini evangeliche. Non abbiamo esaltato “eroi” impegnati in missioni difficili, come in Afghanistan. Ma fatta emergere quell’umanità che giustifica la presenza dei nostri connazionali accanto a popolazioni che soffrono in molti angoli della terra. Assieme ai sentimenti di affetto familiare, che si manifestano nello scambio di lettere e messaggi tra i militari (che sono papà, mariti e figli) e i propri cari. A “cantare” non sono le armi, ma la solidarietà e la partecipazione.


