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Ho visto sulla copertina di Famiglia Cristiana (n. 16/2016) una foto di due giovani sposi e il Papa che benedice il pancione della sposa, che indossa ancora il velo bianco. Mi sono chiesto, allora, quale sia il messaggio che si vuole far passare. Fa sempre tenerezza vedere una donna che si prepara a dare alla luce una nuova creatura, ma pubblicizzarne l’immagine con il velo bianco e con il pancione e il Papa che lo benedice, mi pare che sia una contraddizione secondo la dottrina della Chiesa. Potrebbe essere interpretato come un accondiscendere ai rapporti prematrimoniali, svuotando così la sacralità del matrimonio stesso e incoraggiando, quindi, il libero amore. In effetti, oggi, la Chiesa sta incontrando grosse difficoltà, soprattutto dalle nostre parti. E per rendersi più credibile pensa di adattarsi ai tempi, enfatizzando troppo, come fa gran parte della società, la bellezza dell’amore, anche quello sessuale, senza specificarne, però, le modalità e i limiti. Ma secondo san Paolo non è questo il modo per evangelizzare il mondo: la Chiesa non deve adattarsi ai tempi, ma seguire gli insegnamenti di Cristo. Oggi la società, con il pretesto di togliere tanti tabù, sta eliminando molti divieti. E si sta orientando a liberalizzare tutto, scardinando così le sue strutture e favorendo, oltre misura, le libertà individuali a scapito delle esigenze sociali. Si parla tanto anche di secolarizzazione del mondo e delle ripercussioni negative sull’umanità, ma questa enfatizzazione dell’amore sessuale non è, forse, una forma di secolarizzazione anch’essa?
GIUSEPPE S.
Sono da tempo un’abbonata e le scrivo per commentare la copertina del numero 16/2016 di Famiglia Cristiana. Perché avete messo una sposa in attesa di un bimbo? Che messaggio arriva ai nostri adolescenti e giovani? Ai miei quattro figli (tre ragazzi e una bambina), vorrei trasmettere il valore della verginità fino al matrimonio. Un messaggio difficile da portare avanti, nel quale però io e mio marito crediamo fermamente. Mi dispiace che Famiglia Cristiana, unico settimanale che entra in casa nostra, abbia messo da parte l’importanza di questo valore. Rispetto la scelta di questa sposa, ma non ne farei un modello.
ANNA S. - Brescia
Voglio tranquillizzarvi subito, cari Giuseppe e Anna, e chiarire anche ad altri lettori con i vostri stessi dubbi e perplessità, che la foto di copertina di Famiglia Cristiana (n. 16/2016) è stata ripresa in piazza San Pietro, durante l’udienza generale del mercoledì 10 giugno 2015. In quella occasione era presente un folto gruppo di sposi novelli, cioè sposati nell’arco di un anno, che si sono presentati con l’abito nuziale della cerimonia. A essi il Papa ha rivolto un particolare saluto, incontrando poi diverse coppie a fi ne udienza: «Il mio pensiero va agli sposi novelli. Sabato prossimo celebreremo la memoria del Cuore Immacolato di Maria. Esso vi faccia comprendere l’importanza dell’amore puro; e sostenga voi, cari sposi novelli, nel vostro cammino coniugale». Nessun cedimento, quindi, della Chiesa al libero amore o allo svuotamento del sacramento del matrimonio, accondiscendendo alla mentalità odierna, che non accetta regole o divieti. L’insegnamento di papa Francesco sulla famiglia e sul matrimonio è molto chiaro, perfettamente in linea con tutto il Magistero della Chiesa, come potete leggere nella sua recente Esortazione Amoris laetitia. Non c’è alcun adattamento ai tempi, ma solo misericordia nell’accogliere e accompagnare le “famiglie ferite”. E soprattutto c’è l’invito a testimoniare la bellezza del matrimonio, dove anche il sesso è dono di Dio.



