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Si sono offerti di ricomprare i Crocifissi a loro spese, e anche di provvedere al loro ricollocamento. Sono gli avvocati di Ferrara, che hanno deciso di non arrendersi a quello che stanno vivendo come un sopruso. Nelle aule del Palazzo di Giustizia della città emiliana, infatti, da circa un anno, in sordina, sono scomparsi uno dopo l’altro i Crocifissi che per regolamento, ancora legato alla circolare Rocco del 1926, dovrebbero stare appesi alle pareti, alle spalle del giudicante. In genere sotto la scritta “La legge è uguale per tutti”. Ne è rimasto uno in tutto, nell’aula F.
Per questo motivo un gruppo di avvocati, 23 per l’esattezza, hanno fatto squadra e hanno scritto una lettera al presidente del Tribunale Pasquale Maiorano per chiedere dove siano finiti i crocifissi rimossi, al fine di ricollocarli al più presto nelle aule. Gli avvocati firmatari si dicono anche disponibili a collaborare donando i crocifissi, qualora non venissero trovati gli originali rimossi, non si sa bene perché né da chi.
La richiesta, presentata anche nel corso di una riunione presso l’Ordine degli avvocati, è dettata dalla volontà di «vedere la Croce, richiamo alla verità, al bene e alla giustizia, dove dovrebbero essere tutelati e difesi i valori della giustizia».
La lettera non è stata firmata dal presidente dell’Ordine ferrarese, Piero Giubelli, che però si è dichiarato d’accordo coi colleghi sotto l’aspetto di principio. «C’è una circolare che impone il Crocifisso», ha detto alla stampa, «quindi o si collocano oppure si cambia la circolare. Se poi si vogliono fare battaglie sulla laicità dello Stato, queste vanno fatte nelle sedi opportune».
Per questo motivo un gruppo di avvocati, 23 per l’esattezza, hanno fatto squadra e hanno scritto una lettera al presidente del Tribunale Pasquale Maiorano per chiedere dove siano finiti i crocifissi rimossi, al fine di ricollocarli al più presto nelle aule. Gli avvocati firmatari si dicono anche disponibili a collaborare donando i crocifissi, qualora non venissero trovati gli originali rimossi, non si sa bene perché né da chi.
La richiesta, presentata anche nel corso di una riunione presso l’Ordine degli avvocati, è dettata dalla volontà di «vedere la Croce, richiamo alla verità, al bene e alla giustizia, dove dovrebbero essere tutelati e difesi i valori della giustizia».
La lettera non è stata firmata dal presidente dell’Ordine ferrarese, Piero Giubelli, che però si è dichiarato d’accordo coi colleghi sotto l’aspetto di principio. «C’è una circolare che impone il Crocifisso», ha detto alla stampa, «quindi o si collocano oppure si cambia la circolare. Se poi si vogliono fare battaglie sulla laicità dello Stato, queste vanno fatte nelle sedi opportune».



