Genova, dal nostro inviato
«Siamo accorsi subito», continua, «quando ci hanno avvisato che un gruppo di persone era stato travolto nell’androne di una palazzina. I miei colleghi del gruppo sommozzatori sono arrivati pochi minuti dopo. Purtroppo, cinque persone non erano riuscite a mettersi in salvo. Sono state sbattute dall’acqua nel seminterrato. Le hanno recuperate i nostri. La sesta è stata schiacciata da un’automobile».
- È stato davvero così veloce l’innalzamento della piena?
«I miei colleghi mi hanno confermato che il muro d’acqua è cresciuto a velocità straordinaria. In pochissimi minuti è successo tutto».
- Oggi, qual è la situazione a Genova?
«Stanno curando le ferite. La pioggia di oggi non ha nulla di eclatante. L’unica situazione critica è quella del rio Entella, che risulta essere esondato».
- E nello Spezzino?
«Il Magra è piuttosto gonfio, ma a un livello non da emergenza. Il Vara, che è un suo affluente, aveva avuto un momento d’allarme, ma che è poi rientrato. Oggi, non abbiamo potuto andare a Vernazza e Monterosso per via del mare agitato: sappiamo che piove, ma la popolazione è stata evacuata e l’acqua scorre tranquillamente. La situazione è sotto controllo. Il maggiore problema, ora, è che il mare non riceve molto. Adesso le criticità sono altrove ».
- In quali zone?
«La situazione più delicata è quella della zona di Alessandria, dove c’è stata anche un’esondazione. E ci sono alcune zone del Piemonte che sono addirittura a livello di “allerta 3”. Abbiamo dirottato personale in quelle zone. Infine, a Torino i fiumi sono in innalzamento, ma non ci sono emergenze particolari».


