La showgirl Belen Rodriguez si sposa con il ballerino Stefano De Martino e in mezzo al clamore dell'evento forse poco spazio rimane per soffermarsi sulla serietà della scelta e del sacramento. Ne parliamo con don Roberto Cavazzana, il sacerdote che ha accompagnato i futuri sposi nel percorso di preparazione al matrimonio. «Nel novembre dello scorso anno ho conosciuto Belen e Stefano ad una cena. Eravamo a casa di Emiliano Bonazzoli, calciatore del Padova, di cui sono amico e i due ragazzi si sono avvicinati chiedendomi se li potevo accompagnare spiritualmente alla scelta. Così a gennaio, come capita che io faccia per altre coppie che per diversi motivi fanno il corso prematrimoniale da sole, abbiamo iniziato gli incontri che si sono conclusi in giugno con gli adempimenti burocratici e l'istruttoria matrimoniale».
- Don Roberto è vero che si è rifiutato di celebrare le nozze?
«Sin da subito gli sposi avevano pensato di far celebrare una persona vicina alla famiglia di Stefano. Poi con il passare del tempo e il rapporto di amicizia che si è creato mi hanno chiesto se ero disponibile. All'inizio ho detto sì ma poi il clamore della notizia delle nozze è stato tale che non me la sono più sentita».
- Lei di coppie ne vede tante. Com’è la loro, sono convinti della scelta e pronti al grande passo?
«Una coppia come tutte le altre e in loro non ho visto, come è stato scritto, nessuna conversione, solo il desiderio di sposarsi. Sulla dimensione spirituale interiore, sono persone che hanno già fatto un percorso e che sono arrivate da me consapevoli. Io ho fornito loro le linee guida del matrimonio come sacramento, con le differenze che comporta rispetto ad una scelta civile. Il valore e gli impegni che ci si assume secondo il diritto canonico. Loro non hanno mai avuto pretese diverse rispetto a ciò che chiede il Vangelo. Anzi, ho avvertito in loro massima consapevolezza della scelta fatta, fedeltà e rispetto su tutto».
- C'è un ricordo particolare del percorso che avete condiviso?
«La commozione della sposa. Belen diverse volte si è commossa durante gli incontri e ad entrambi si illuminavano gli occhi parlando uno dell'altro. Occhi che dicevano la verità».
- C'è una lettura preferita o un'intenzione che la coppia ha espresso?
«La Lettera di San Paolo apostolo, l'Inno alla carità. Traduceva la loro tensione interiore, il loro desiderio».
- Don Roberto è vero che si è rifiutato di celebrare le nozze?
«Sin da subito gli sposi avevano pensato di far celebrare una persona vicina alla famiglia di Stefano. Poi con il passare del tempo e il rapporto di amicizia che si è creato mi hanno chiesto se ero disponibile. All'inizio ho detto sì ma poi il clamore della notizia delle nozze è stato tale che non me la sono più sentita».
- Lei di coppie ne vede tante. Com’è la loro, sono convinti della scelta e pronti al grande passo?
«Una coppia come tutte le altre e in loro non ho visto, come è stato scritto, nessuna conversione, solo il desiderio di sposarsi. Sulla dimensione spirituale interiore, sono persone che hanno già fatto un percorso e che sono arrivate da me consapevoli. Io ho fornito loro le linee guida del matrimonio come sacramento, con le differenze che comporta rispetto ad una scelta civile. Il valore e gli impegni che ci si assume secondo il diritto canonico. Loro non hanno mai avuto pretese diverse rispetto a ciò che chiede il Vangelo. Anzi, ho avvertito in loro massima consapevolezza della scelta fatta, fedeltà e rispetto su tutto».
- C'è un ricordo particolare del percorso che avete condiviso?
«La commozione della sposa. Belen diverse volte si è commossa durante gli incontri e ad entrambi si illuminavano gli occhi parlando uno dell'altro. Occhi che dicevano la verità».
- C'è una lettura preferita o un'intenzione che la coppia ha espresso?
«La Lettera di San Paolo apostolo, l'Inno alla carità. Traduceva la loro tensione interiore, il loro desiderio».




