Si sapeva che era il più amato dalla base del partito repubblicano. Era noto che tutti i sondaggi lo davano vincente. Era prevedibile che nessun altro candidato repubblicano fosse capace di fargli paura. Mancava solo la prova del voto. Adesso è arrivata. In Iowa, dove per la prima volta i candidati repubblicani alla Casa Bianca misuravano i loro rapporti di forza, Donald Trump  come Cesare è venuto, ha visto e ha vinto. Anzi , stravinto.

Hanno votato in pochi perché faceva un freddo polare, ma Trump ha preso il 51 per cento dei voti. Dieto di lui, lontanissimi, il governatore della Florida Ron De Santis (21,2 per cento) e l’ex ambasciatrice degli Stati Uniti all’Onu, Nikki Haley (19,1). Trump ha conquistato 98 delle 99 contee. “La grande vittoria dell'ex presidente Donald Trump sancisce una delle più sorprendenti rimonte della storia politica americana”, commenta la CNN.

In Iowa la formula era quella del caucus, cioè un appuntamento gestito direttamente dal partito che chiede ai suoi elettori di esprimere le loro preferenze. Tra caucus e primarie, tra il  15 gennaio e l’11 giugno,  gli elettori scelgono così i delegati che parteciperanno alla Convention del partito, prevista a Milwaukee dal 15 al 18 luglio. Per ottenere la nomination servono 1.215 delegati. In Iowa Trump ne ha già ottenuti 20. Le elezioni presidenziali si svolgeranno il 5 novembre.

"La grande notte sarà a novembre, quando ci riprenderemo il nostro Paese”, ha detto Trump nel discorso della vittoria. Trump per una volta ha avuto parole gentili verso DeSantis e Haley, ma ha ribadito che Biden “è il peggior presidente di sempre”. Tra i sostenitori che lo festeggiavano, Trump ha scorto un tizio vestito con un completo disegnato come un muro di mattoni. “Very nice” (molto carino) ha commentato l’ex presidente invitando il suo fan sul palco.

Dopo la vittoria Trump è volato a New York per difendersi da una causa civile per diffamazione e cos’ha avuto ancora modo di presentarsi come un “perseguitato” dalla giustizia. Un vittimismo che fa molta presa sui suoi sostenitori.  Poi Trump è andato in New Hampshire dove gli elettori del GOP (Grand Old Party, così viene definito il partito repubblicano) voteranno nelle primarie il 23 gennaio ( si assegneranno 22 delegati). Si prevede un altro trionfo di Trump. Com osserva la CNN, “Trump ha trasformato il GOP nella sua immagine populista, nazionalista e nichilista. Rivendicando  il 50 per cento dei voti nella più grande vittoria nella storia dei caucus, mettendolo in rotta verso la sua terza nomination consecutiva, ha dimostrato che otto anni dopo la sua vittoria presidenziale da outsider, l'attuale GOP è interamente il suo partito”.