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Lo hanno chiamato con una sigla alfanumerica, A68. Si tratta di uno dei più grandi iceberg mai visti nella storia, il risultato del distacco di una parte dalla piattaforma di ghiaccio Larsen C, lungo la costa orientale della penisola antartica. Ha una superficie più vasta della Liguria (circa 5.800 chilometri quadrati), con uno spessore centinaia di metri, per un migliaio di miliardi di tonnellate di peso di ghiaccio.
I ricercatori continueranno a monitorare il destino di questo enorme iceberg, che emerge dalla superficie dell'oceano per circa 30 metri (come sempre la "punta" dell'iceberg è molto meno alta della sua profondità) e che contiene l'acqua pari a tre volte quella del lago di Garda, l'equivalente dell'acqua consumata in media nel mondo in circa cinque anni.
Secondo gli esperti, il distacco di questo iceberg è un segnale significativo di un processo avviato anni fa, che rende la piattaforma Larsena una "sorvegliata speciale". A breve termine, non ci sono rischi particolari, in quanto il pezzo distaccato era parte di una piattaforma di ghiaccio già galleggiante. Non ci saranno di conseguenza aumenti significativi del livello dei mari. Il distaccamento è però un altro preoccupante indicatore della condizione del processo di riscaldamento globale. L’Antartide, di cui molti dicevano che “non si scalda”, è in realtà una delle zone del pianeta che si sta scaldando più rapidamente e con maggiore intensità.



