“Vorrei rievocare un episodio di tanti anni fa, e cioè il mio primo impatto con un derby. Fu quando, il 27 ottobre 1963, Ferrini, capitano del Torino, sentendosi umiliato dalle finte ubriacanti di Sivori, cominciò a rincorrerlo, e a prenderlo a calci, dando vita ad una delle risse da Far West più famose della storia del calcio.

Per consolarci, diciamo questo. Allora, esisteva una tolleranza inaudita da parte degli arbitri, perché il calcio non viveva sotto l’occhio di mille telecamere. Ma è anche vero che il calcio era ancora un gioco, per cui nessuno pensava, sulle gradinate, di emulare quanto vedeva in campo.

Ora possiamo essere certi che la sensibilità della gente è cambiata, e ci si scandalizza, giustamente, per una scena tipo Mexes, perché è un pessimo esempio per i giovani, e perché rischia di innescare una “bomba” di violenza fra gli ultras. Quindi, da una parte, rendiamoci conto di essere migliorati, ma, dall’altra, di non essere ancora all’altezza di garantire la lealtà e l’educazione in campo, partendo dalla provocazione di Mauri, fino alla reazione, al di fuori da qualsiasi giustificazione, di Mexes”.