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«Quello che abbiamo costruito con il Family Act è una visione di investimento nelle politiche familiari anche a sostegno di una rinnovata alleanza tra le generazioni, tra giovani e anziani, e per invertire il trend demografico segnato dal calo delle nascite che è sempre più drammatico». Alla vigilia della seconda Giornata mondiale dei nonni e degli anziani, che si celebra domenica 24 luglio, Elena Bonetti, ministra per le Pari opportunità e la famiglia, traccia un bilancio della riforma diventata legge lo scorso aprile. Lo fa in un’intervista che Famiglia Cristiana pubblica nel numero in edicola e in parrocchia.
«Con il Family Act», spiega la Bonetti, «c’è stato un riequilibrio importante perché la visione di fondo è quella di creare un’alleanza e un nuovo rapporto tra generazioni. Questo si può ottenere, da un lato, con un investimento fattivo di carattere economico e di infrastrutture per la fascia più giovane e, dall’altro, creando le condizioni perché ci sia un percorso di invecchiamento attivo e protagonismo sociale per gli anziani. È una visione nuova che supera quell’approccio a legiferare che ha creato i diritti contrapposti: i diritti degli anziani contro quelli dei giovani, quelli degli uomini contro quelli delle donne. Nella pandemia abbiamo imparato che ci salviamo se questi diritti vengono ricomposti e si sostengono a vicenda».



