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Il Giappone è sotto shock per l’assassinio dell’ex primo ministro Shinzo Abe. Abe è stato colpito da due pallottole alle spalle mentre teneva un discorso in un evento elettorale nella città di Nara. Le sue condizioni sono apparse subito molto gravi e l’ex premier, ferito al petto e al collo, ha perso immediatamente conoscenza. "Abbiamo tentato di rianimarlo per quattro ore", ha riferito il responsabile del pronto soccorso dell'ospedale dove era stato trasportato Abe.
La polizia ha arrestato il killer, il 41enne Tetsuya Yamagami. L'uomo, un residente locale, era riuscito a eludere la sicurezza e ad avvicinarsi ad Abe. Ancora poco chiare le ragioni del gesto. L'uomo arrestato è un ex militare delle Forze di autodifesa, cha ha servito per circa tre anni nella Marina. Il killer è stato bloccato dalle forze dell'ordine subito dopo aver esploso i primi due colpi con un’arma artigianale. Secondo fonti investigative citate dia media giapponesi, l’assassino ha agito senza particolari motivazioni politiche.
Il primo ministro Fumio Kishida, rientrato d'urgenza con tutto il governo dopo aver sospeso con tutti i partiti di opposizione la campagna elettorale per il rinnovo della Camera Alta in programma domenica 10 luglio, ha condannato "nel modo più deciso possibile" l'attentato, definito come "inaccettabile". Si è detto "senza parole" per la morte di Abe.
Shianzo Abe aveva 67 anni. Era stato il più giovane primo ministro nella storia del Giappone moderno e anche il più longevo a ricoprire la carica: nove anni in tutto, con un primo mandato tra il 2006 e il 2007 e altri tre dal 2012 al 2020. Shinzo Abe verrà ricordato soprattutto per l'audace strategia di ripresa economica, lanciata dalla fine del 2012, ribattezzata "Abenomics" e basata sul massiccio ricorso alla spesa pubblica e su una politica monetaria espansiva. Sul piano internazionale Abe ha sempre spinto per un Giappone meno remissivo rispetto al passato.
“Il ruolo di Abe nello scenario politico recente è stato quello di bandiera della riforma delle politiche di difesa e sicurezza del Paese. Gli obiettivi dichiarati sono fondamentalmente due: portare le spese militari al 2% e riformare la costituzione pacifista”,ricorda Guido Alberto Casanova su Asia News .
Fino ad oggi il più clamoroso delitto politico in Giappone era stato quello di Inejiro Asanuma, leader del partito socialista, trafitto a morte con una spada dal 17enne estremista di destra Futaya Yamaguchi durante un comizio a Tokyo. Era il 13 ottobre 1960.



