Annarita Sidoti ci ha lasciato ad appena 45 anni, ma l’esempio di questa marciatrice, alta 1 metro e 50 per 42 chili, va ben oltre i confini del titolo mondiale, conquistato nei Mondiali 1997. Il bello dello sport è che, in tantissime discipline, è altamente democratico, nel senso di premiare gli alti, i bassi, i muscolosi e i longilinei.
Basta pensare che i 2 calciatori più prestigiosi del mondo sono: uno, Messi, basso e leggero, e l’altro, Cristiano Ronaldo, alto e scultoreo.
Annarita Sidoti aveva fatto del fisico da scricciolo la sua forza, perché l’importante non è confrontarsi con i vantaggi degli altri, ma con se stessi, cercando, giorno per giorno, di migliorarsi, mettendo a frutto, come spiega Gesù, i talenti personali.
Il messaggio che trasmettono questi campioni, da Mennea, a Maddaloni, fino alla Sidoti, tutti cresciuti nel Sud Italia, dove, teoricamente, la mancanza di impianti e mezzi scoraggerebbe chiunque, è universale, e vale nella vita quotidiana.
Basta pensare che i 2 calciatori più prestigiosi del mondo sono: uno, Messi, basso e leggero, e l’altro, Cristiano Ronaldo, alto e scultoreo.
Annarita Sidoti aveva fatto del fisico da scricciolo la sua forza, perché l’importante non è confrontarsi con i vantaggi degli altri, ma con se stessi, cercando, giorno per giorno, di migliorarsi, mettendo a frutto, come spiega Gesù, i talenti personali.
Il messaggio che trasmettono questi campioni, da Mennea, a Maddaloni, fino alla Sidoti, tutti cresciuti nel Sud Italia, dove, teoricamente, la mancanza di impianti e mezzi scoraggerebbe chiunque, è universale, e vale nella vita quotidiana.


