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"Siamo contentissimi di essere qui, oggi è un giorno davvero speciale per noi. Voglio ringraziare i medici, per avere portato la loro opinione anche di fronte alla Corte Inglese. Evidentemente il giudizio dei medici inglesi che mia figlia sarebbe morta è stata smentita dai suoi miglioramenti. Tafida non era destinata a morire. Infatti continua a migliorare, ora non voglio entrare nei dettagli sulla situazione sanitaria, per cui vi prego di osservare la privacy, ma nei prossimi mesi vi potremo dire di più e dare altre buone notizie. Grazie a tutti: all’equipe medica ma anche all’opinione pubblica che ci ha supportati". Parla così, all’ospedale Gaslini di Genova, l'avvocatessa Shelina Begumm, mamma della piccola Tafida Raqeeb: la bimba inglese di 5 anni colpita da una gravissima emorragia cerebrale che, dal 15 ottobre scorso, è in cura all’ospedale pediatrico genovese.
La piccola, in stato di minima coscienza, è migliorata a tal punto grazie alle cure offerte dall’ospedale genovese da essere stata trasferita, nei giorni scorsi, dal reparto di rianimazione al cosiddetto Guscio Pediatrico: un reparto per i bambini malati cronici dove comincerà una nuova fase di riabilitazione. Tafida, va ricordato, era stata al centro di una battaglia legale della famiglia contro l’ospedale di Londra dove era ricoverata: l’ospedale aveva deciso di sospendere le cure, convinto che non vi fossero margini di miglioramento. Ma la famiglia non aveva accettato: con il supporto del Gaslini, già a partire dall’estate scorsa, aveva portato il caso di fronte all’Alta corte inglese, ottenendo di poter continuare a curare la bambina.
Fondamentale per ottenere la sentenza favorevole dell’Alta corte, proprio il pian terapeutico del Gaslini che aveva portato al riconoscimento del fatto che era nel migliore interesse della bambina proseguire le cure con l’obiettivo di poter essere seguita anche in casa dalla famiglia. "



