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Per fortuna la piccola Saglana non ha incontrato il lupo. Ma gli altri elementi ci sono tutti per paragonare alla fiaba di Cappuccetto rosso la vicenda della bambina di nemmeno 5 anni che in Siberia, nella repubblica russa di Tuva, al confine con la Mongolia, ha percorso otto chilometri a piedi nelle foresta per cercare aiuto per la nonna che stava male. La storia raccontata dai media locali è stata ripresa dal Guardian. La bambina era stata affidata ai nonni dalla madre e dal patrigno. Una casa isolatissima, a chilometri di distanza dal primo centro abitato. Una notte Saglana si è svegliata e si è accorta che la nonna, una donna di 60 anni, non si muoveva più. Inutile sperare nell’aiuto del nonno, che è cieco. E la casa non è dotata né di telefono né di connessione internet. Così la bimba ha deciso di uscire da sola per andare a cercare aiuto, portando con sé solo una scatola di fiammiferi nell’eventualità di dover accendere un fuoco. Fuori la temperatura era di – 34°. Costeggiando il fiume ha camminato per sei ore, una zona impervia, immersa nella neve, popolata anche dai lupi. Quando è arrivata nei pressi di una casa, dopo otto chilometri di marcia, tanto era stordita che stava per non accorgersene. Ma l’hanno vista gli abitanti, e l’hanno subito fatta entrare. "Faceva freddo e avevo fame, ma non ero spaventata. Ho solo camminato, camminato, camminato. E alla fine sono arrivata", ha raccontato al Siberian Times. La bambina ha spiegato l’emergenza ed è partita una missione di soccorso mentre lei è stata ricoverata in ospedale. Purtroppo però non hanno potuto far altro che constatare la morte della nonna a causa di un infarto.
Ora la bimba è affidata a una comunità mentre la madre Eleanor è indagata per abbandono di minore.



