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Voglio sfogarmi con voi visto che con mio suocero non l’ho potuto fare di persona per mantenere la serenità in famiglia... Stavamo parlando a cena e lui ha fatto l’elogio di mio cognato che non “fa lavorare” sua moglie così il figlio può crescere meglio. Mi è sembrato se non altro poco gentile nei miei confronti, visto che sua figlia, che è mia moglie, lavora come impiegata. Abbiamo due bambini che hanno 5 e 7 anni che frequentano la scuola materna e le elementari e il pomeriggio una bravissima ragazza li va a prendere e li segue sino a quando arriva uno di noi. Insomma, secondo me anche loro crescono bene...
— Caro Marco, che sotto sotto ti senti un po’ in colpa... smettila subito! Altrimenti darai ragione a tuo suocero, che spero sia un nostro lettore così “gliene diciamo quattro”. Anche perché: qualcuno può pensare che ci siano in giro mariti che hanno la facoltà – o meno – di mandare le mogli a lavorare?
L’attualità ci aiuta: proprio in questi giorni sono stati diffusi i risultati di una ricerca condotta dalla Harvard Business School che dicono che la mamma che lavora cresce meglio i figli! Lo studio, realizzato in 24 Paesi, delinea i caratteri delle persone cresciute con la mamma lavoratrice: sono individui maggiormente responsabilizzati, perché abituati a essere più autonomi e a prendersi maggior cura degli altri componenti della famiglia. Inoltre sono capaci sin da piccoli di partecipare attivamente alla gestione della casa. I vantaggi, poi, emergerebbero ancora di più quando i figli crescono e sanno affrontare al meglio il mondo del lavoro.
Tra le conseguenze positive ci sarebbe il messaggio che passa da madre a figli: «Andando al lavoro, li si aiuta a capire che il mondo e la vita offriranno loro molte opportunità». Ecco qui. Ma siccome noi non siamo “tranchant” come tuo suocero, diciamoci con serenità che non ci sono blocchi di mamme, che lavorano o meno, ma singole mamme, una diversa dall’altra, con scelte una diversa d’altra, motivate da situazioni differenti... E se i figli “cresceranno bene”, dipenderà sicuramente da altre motivazioni.
MARCO
— Caro Marco, che sotto sotto ti senti un po’ in colpa... smettila subito! Altrimenti darai ragione a tuo suocero, che spero sia un nostro lettore così “gliene diciamo quattro”. Anche perché: qualcuno può pensare che ci siano in giro mariti che hanno la facoltà – o meno – di mandare le mogli a lavorare?
L’attualità ci aiuta: proprio in questi giorni sono stati diffusi i risultati di una ricerca condotta dalla Harvard Business School che dicono che la mamma che lavora cresce meglio i figli! Lo studio, realizzato in 24 Paesi, delinea i caratteri delle persone cresciute con la mamma lavoratrice: sono individui maggiormente responsabilizzati, perché abituati a essere più autonomi e a prendersi maggior cura degli altri componenti della famiglia. Inoltre sono capaci sin da piccoli di partecipare attivamente alla gestione della casa. I vantaggi, poi, emergerebbero ancora di più quando i figli crescono e sanno affrontare al meglio il mondo del lavoro.
Tra le conseguenze positive ci sarebbe il messaggio che passa da madre a figli: «Andando al lavoro, li si aiuta a capire che il mondo e la vita offriranno loro molte opportunità». Ecco qui. Ma siccome noi non siamo “tranchant” come tuo suocero, diciamoci con serenità che non ci sono blocchi di mamme, che lavorano o meno, ma singole mamme, una diversa dall’altra, con scelte una diversa d’altra, motivate da situazioni differenti... E se i figli “cresceranno bene”, dipenderà sicuramente da altre motivazioni.



