La vita a volte presenta delle sorprese inaspettate, con passaggi che rimangono impressi nella memoria in modo indelebile. È quanto accaduto alla 26enne Lena Bröder, quando è stata proclamata “Miss Germania” del 2016, lo scorso 21 febbraio. Ha cominciato a partecipare a concorsi di bellezza nel 2009, vincendo anche alcuni titoli a livello regionale, ma non si aspettava certo di arrivare prima a uno dei più prestigiosi concorsi nazionali (“Miss Germania” ha avuto luogo la prima volta nel 1927, con la partecipazione di oltre 5 mila concorrenti negli anni); grazie a questo titolo parteciperà anche alle selezioni per Miss Mondo.
Ma quello che è più unico che raro è che Lena, oltre che credente cattolica, è anche insegnante di religione, nella scuola media integrata di Havixbeck, nel Land della Renania settentrionale - Vestfalia. «Certo, ho dovuto prendere un anno di aspettativa dall’insegnamento», dichiara la giovane Miss, «non potevo conciliare gli impegni del concorso con quelli scolastici. Ma finito l’anno di “Miss Germania”, voglio ritornare all’insegnamento, che è la professione con cui intendo continuare nella vita. Il concorso è stato un’esperienza simpatica e divertente, certo, ma sono cosciente che è una parentesi». In effetti, la giovane, originaria di Göttingen, è la prima insegnante di religione che vince questo titolo. Di solito le vincitrici sono studentesse o impiegate.
DA PAPA FRANCESCO
Lo scorso 21 giugno Lena ha avuto anche la soddisfazione di poter salutare papa Francesco al termine dell’udienza generale in piazza san Pietro, consegnandogli il suo libro fresco di stampa, scritto in collaborazione con il giornalista Simon Biallowons e pubblicato da Herder, Das Schöne in mir. Mit Glaube zum Erfolg (Il bello in me. Con fede verso il successo). «Mi ha commosso vedere come la gente si accalcava e gridava di gioia per salutare il Papa, quasi come una star», ricorda. «E mi ha colpito vedere come papa Francesco si è preso tempo per salutare le persone, nonostante la “pressione” del corpo di sicurezza. Ho avuto l’impressione che si sarebbe preso anche più tempo. Francesco non ha paura del contatto con le persone, le avvicina e ha un’irradiazione incredibilmente positiva e gentile, emana un’aura da cui ci si sente subito “presi”».
Lena ha conosciuto all’improvviso il successo e la celebrità. E con la sua famiglia e i colleghi? «Devo dire che ho sentito il sostegno e la vicinanza di familiari e amici nei vari momenti». Non tutti immaginano la fatica che sta dietro un concorso di bellezza: le prove di galateo, la lingua, imparare a muoversi e a stare davanti a una telecamera: tre settimane di preparazione e prove intense. «Ho sperimentato anche l’invidia. Ma questo è un problema in generale con cui ci si deve confrontare nella società quando si raggiunge il successo. Del resto, l’invidia è anche una forma di riconoscimento!». Dall’esperienza del concorso ha imparato molto: la prudenza nel valutare le persone di cui fidarsi, l’amicizia con le colleghe, un po’ più di realismo e lungimiranza. E anche a credere di più in se stessa e ad essere fedele a quello che è nella vita ordinaria e alle sue convinzioni.
INSEGNARE RELIGIONE
Che cosa significa per Lena l’insegnamento della religione? «Sia chiaro: non cerco di “convertire” i ragazzi. Ma di interessarli, questo sì», afferma. «Io sono cresciuta con la religione fin da piccola: in casa, in parrocchia, con gli scout, come “cantore della stella”. E ho sempre avuto insegnanti di religione fantastici, che mi hanno mostrato una via senza tentare di “convertirmi”». Ecco il punto secondo Miss Germania: l’ora di religione può dare occasione di scoprire cosa è la fede cristiana, che per molti studenti, anche se battezzati, è spesso una illustre “sconosciuta”. E di confrontarsi su temi di attualità, dando modo agli studenti di esprimersi liberamente. La fede, del resto, afferma Lena, l’ha sempre accompagnata, anche quando era “invisibile”.
Tra le storie della Bibbia, ama particolarmente quella di Giobbe: «È una storia che si può mettere in relazione con l’attualità, con ciò che accade nel mondo, perché ci sono il male e la sofferenza. È affascinante, perché il libro di Giobbe presenta diverse opinioni sul tema».
Certo, la sua esperienza di vita non si identifica con quella di Giobbe. Piuttosto, fede e fiducia in Dio fanno parte della sua esperienza, come il suo impegno e lo sforzo per riuscire nelle sue attività. E anche la preghiera fa parte della sua vita. «Pregare per me ha a che fare da una parte con l’affrontare sfide», scrive nel suo libro. «Dall’altra parte ha a che fare soprattutto con la gratitudine. Gratitudine per il grande regalo che è la vita e per i piccoli e grandi regali, come quello di febbraio». Naturalmente c’è spazio anche per la preghiera di domanda, e questa le dà forza. Miss Germania cita nel suo libro una frase, che sintetizza l’idea che ha della preghiera: «La preghiera non sostituisce nessuna azione, ma è un’azione che non si può sostituire con nessun’altra».