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L’obiettivo è ambizioso: ridurre del 50% gli sprechi alimentari a bordo delle navi di Costa Crociere entro il 2020. «Se pensiamo che ogni anno serviamo 54 milioni di pasti, risulta evidente come questo nostro traguardo sia significativo», spiega il direttore generale di Costa Crociere Neil Palomba presentando il progetto 4GoodFood, al quale collaborano Banco alimentare, Slow Food, Cittadinanzattiva e l’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo.
L’iniziativa è partita a livello sperimentale su Costa Diadema nel 2016 e ha permesso in 11 mesi di dimezzare lo spreco di cibo sull’ammiraglia della flotta, pari a 1.189 tonnellate di CO2, ovvero le emissioni di 231 automobili in un anno. «Puntiamo a farlo su tutte le navi», ha spiegato Palomba, «per diffondere a bordo la visione del consumo responsabile. È un elemento culturale su cui ci si gioca il futuro. 4GoodFood riuscirà a coinvolgere circa due milioni di ospiti che portiamo ogni anno in vacanza e i nostri 19 mila membri d’equipaggio».
Si tratta di un progetto unico al mondo nel settore marittimo. Le eccedenze alimentari (circa 16 mila porzioni) recuperate, grazie alla legge antispreco promossa dall’on. Maria Chiara Gadda, sono state gestite attraverso la collaborazione con Banco alimentare e redistribuite ad associazioni locali che si occupano di dare assistenza alle persone in difficoltà. Dopo Savona e Civitavecchia, nel 2018 il progetto sarà attivato a Palermo, Cagliari, Bari e Venezia, Marsiglia, Barcellona, Atene e La Valletta.



