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Carla ha 96 anni ed è la veterana del gruppo. Per trent’anni ha lavorato in un’azienda di palle di gomma e per lavorare andava fino in Bovisa. Oggi le basta attraversare la strada per avere un po’ di compagnia. Qui ha conosciuto ed è diventata amica di Natalina, 89 anni, una vita da tagliatrice di abiti per stilisti di alta moda. Alina, 91 anni, mi accoglie dicendo: «Fino a qui siamo arrivati». Lei che indossa una maglia di lana fatta con le sue mani e che per una vita ha lavorato nel magazzino di una stamperia. E poi Clelia, Giuseppina e Paola che su tutto ci tiene a dirmi che ha vinto una coppa di tango e valzer. Sono tante le donne del gruppo, soprattutto vedove. Ma ci sono anche alcuni uomini come Stefano, ormai tutto fare, Aldo che fa parte del gruppo pur avendo 59 anni e Giuseppe, 75 anni e una vita da parrucchiere in piazza Greco.
MUSICA E PET THERAPY. Sono circa cinquanta le persone che gravitano intorno alla struttura. Le attività proposte sono tante, tra momenti di svago come la tombola o il gioco delle carte e le feste in occasione dei compleanni o delle ricorrenze. La musicoterapia e, di recente, gli incontri di pet therapy, di animali da compagnia. A seconda poi delle esigenze ci sono momenti formativi specifici o di consulenza come gli incontri con esperti, dal nutrizionista all’infermiere professionale. Ma si cerca anche di aiutarli o indirizzarli con il disbrigo di alcune pratiche burocratiche. Ci sono anche i momenti di informazione, attraverso la lettura dei giornali, per rimanere aggiornati su quel che succede.
«Perché diversamente non hanno modo di confrontarsi e di conseguenza non sviluppano spirito critico», ci spiega Vanessa Caputo, educatrice che con Doudou Khouma guida il gruppo. «Hanno bisogno di avere questo spazio dove capire cosa succede nel mondo e in che modo si riflette sul loro microcosmo. L’obiettivo è non lasciarli soli, utenti passivi davanti alla Tv, ma aiutarli a riprendere a ragionare sulle cose. E allora ci sono i giornali divertenti, quelli con cui svagarsi e fare due risate, per esempio con la “posta del cuore”; ma anche il taglio di questa attività è sempre di alimentare sensibilità, accoglienza e voglia di esserci per gli altri. In tal senso Famiglia Cristiana, corrispondendo ai nostri valori, è un ottimo supporto. Ogni mattina, poi, facciamo l’appello, perché anche se non ci sei... ci sei, siamo una grande famiglia aperta al prossimo, allo straniero e al diverso da noi. Educhiamo e continuiamo a farlo perché l’educazione a uscire dai propri egoismi e dalle proprie convinzioni, dai propri pregiudizi, non finisce mai».
Da qui il nome del gruppo, Casa anziani. Doudou c’era quando è nato. «Il gruppo», dice, «è rivolto in particolar modo a quegli anziani non autosuffi cienti che per mesi non uscivano di casa». Ecco allora scattare la solidarietà degli ospiti e dei volontari della casa. Tutti coinvolti per andare a ricuperare fisicamente le persone e regalare loro qualche ora di serenità.
L'INIZIATIVA DI FAMIGLIA CRISTIANA
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