Una notizia che ci lascia senza parole. Una violenza brutale e terribile. Un uomo  ha torturato la compagna per anni, le ha perfino cucito la bocca con delle spille da balia.Un racconto agghiacciante quello della donna, che nel 2019 ha denunciato l’ex dopo 18 anni di torture. Una volta, per scappare dall’uomo, si è lanciata dal balcone di casa, facendo un volo di sette metri e spezzandosi una gamba. “Visto che non potevo scappare, mi sono nascosta sotto una macchina fino alle 5 del mattino. Una volta mi riportò dentro casa e mi disse ‘ecco cosa succede a chi parla troppo’, poi mi infilzò a croce delle spille da balia sulle labbra, quindi mi portò come un trofeo da sua madre, che me le tolse". Angherie e umiliazioni andate avanti per 18 anni, e che adesso hanno finalmente avuto fine.

La pena? Tre anni di carcere con uno sconto di pena di un anno. Non riusciamo a spiegarci come sia possibile e come un magistrato abbia permesso questo. Aspettiamo le motivazioni, sperando siano esaustive. Siamo inorridite davanti a tanta insensibilità e poca preparazione nel gestire un caso così  delicato. Noi di Telefono Rosa ci battiamo da sempre contro le ingiustizie nei confronti delle donne e dei loro figli. Vorremmo che siano organizzati corsi di formazione e di aggiornamento sia per i magistrati che per le forze dell’ordine, anche se alla base di alcuni atteggiamenti ci chiediamo dove  è la sensibilità e la capacità di comprendere fino in fondo certe situazioni. Per l’ennesima volta la nostra giustizia non ha fatto il suo corso, ferendo una donna due volte.