Sono diverse le proteste anti-immigrazione che in questi giorni stanno incendiando il Regno Unito: tutte istigate e portate avanti da centinaia di attivisti di estrema destra in diverse città. I disordini sono scoppiati dopo l’uccisione - lunedì scorso - di tre bambine accoltellate in strada da un 17enne a Southport, vicino Liverpool. Oltre 400 persone sono state arrestate. Le rivolte sono state particolarmente violente a Hull, Liverpool, Bristol, Manchester, Stoke-on Trent, Blackpool e Belfast, con lanci di oggetti, saccheggi di negozi e attacchi alla polizia. I principali gruppi di estrema destra hanno usato come pretesto l’omicidio delle tre bambine per condurre un’autentica campagna di disinformazione online, come il fatto che fosse vicino all'estremismo islamico, o la falsa notizia che il giovane accusato del pluriomicidio fosse arrivato nel paese con un barcone, quando invece è nato nell’agosto del 2006 a Cardiff, in Galles, da genitori provenienti regolarmente dal Ruanda.



Questi però sono stati tra i principali motivi che hanno aizzato le proteste fomentate da gruppi di estrema destra come l'English Defence League (Edl), sigla notoriamente islamofoba e anti-immigrazione. Per spegnere l'ondata d’odio che è presente anche sui social, contravvenendo alla stessa legge inglese che lo vieta, il tribunale ha anche deciso di diffondere l’identità dell'omicida. Ma le proteste non si sono placate. Tra le conseguenze c’è stato il lancio di bottiglie e la rottura di una finestra dell’hotel Holiday Inn Express che ospita richiedenti asilo. Circa cento persone, nel fine settimana si sono radunate davanti all'hotel di Londra, hanno lanciato sedie e pali di recinzione di legno, hanno spruzzato estintori in faccia agli agenti. Alcuni poliziotti sono rimasti feriti. I violenti sono anche riusciti a entrare all'interno dell'edificio, dopo aver spaccato alcune finestre di vetro al piano inferiore dell'hotel con dei sassi.



Il neo-primo ministro laburista Keir Starmer ha promesso di dare alle forze di polizia il «pieno sostegno del governo per agire contro gli estremisti che tentano di seminare odio». Gravi disordini anche a Liverpool, dove mattoni, bottiglie e un petardo sono stati lanciati contro la polizia, un agente è stato colpito alla testa e un altro è stato preso a calci e buttato giù dalla sua moto. Il bilancio non finisce qui: una biblioteca è stata incendiata nella zona di Walton della città, e i rivoltosi hanno cercato di impedire ai pompieri di spegnerla, ha affermato la polizia del Merseyside. Molti negozi sono stati saccheggiati e sono stati incendiati diversi bidoni della spazzatura, e anche qui diversi agenti sono rimasti feriti.