Sono uscite da poco le nomine dei nuovi viceministri e sottosegretari del governo Monti e la delusione del Forum delle Associazioni familiari non si fa attendere. «Vediamo che la famiglia non merita, per questo governo, l'esplicitazione di una delega specifica, di un responsabile che ne curi la condizione», ha detto - senza nascondere la sua delusione - il presidente Francesco Belletti. I due governi precedenti, di colore diverso, avevano in comune una funzione governativa specifica per le politice familiari: un ministro per la famiglia il governo Prodi (Rosi Bindi), un sottosegretario per le politiche familiari il governo Berlusconi (Carlo Giovanardi). Il governo Monti, niente.

«Eppure è chiaro agli occhi di tutti – politici e tecnici!», prosegue Belletti, «che senza la protezione assicurata dalle famiglie la crisi avrebbe avuto un impatto devastante sulla vita delle persone e del sistema Paese; senza il risparmio delle famiglie dove sarebbe oggi la tenuta finanziaria ed economica del Paese? Senza la solidarietà familiare chi avrebbe garantito protezione ai giovani che non riescono ad entrare nel mercato del lavoro, alle donne espulse dal lavoro, alle persone fragili cui vengono tagliate risorse e servizi? E come si fa chiedere ulteriori sacrifici alle famiglie, senza tenerle in considerazione? Non si esce dalla crisi senza una rinnovata alleanza con la famiglia».

Il Forum rinnova l'invito a Monti a un incontro per discutere su quanto già richiesto subito dopo la fiducia al nuovo governo: delega per la famiglia, discussione e approvazione del Piano nazionale per la famiglia, adozione del FattoreFamiglia. «Le famiglie sono pronte», conclude il presidente, «ma vogliono essere protagoniste: occorre considerarle coma una risorsa su cui investire e con cui dialogare, non come un soggetto da assistere».