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Un’amica mi parlava di sua suocera, cui da un po’ di tempo va a fare le pulizie di fino. Ha detto: «Adesso ha bisogno lei... Ma ha aiutato noi tutta la vita...». E mi faceva esempi su esempi di quando la suocera ha preso le difese di loro sposini... quando... quando... Sono frastornata: ma non era lei, questa amica che ce l’aveva con questa ficcanaso di suocera che abitava al piano di sotto?! Mi aiutate a capire?
— Sai Rosalia, mentre leggevamo la tua lunga lettera ci veniva da pensare ai grani del rosario: la tua amica sgranava uno a uno i meriti di sua suocera, mentre fino a ieri veniva a sfogarsi con te contro di lei. E ci hai fatto sorridere con le tue ipotesi, come quella che l’amica avesse ricevuto in anticipo l’eredità! È vero, qui c’è un solenne cambio di marcia: prima la suocera era forte e la nuora era debole, ora la nuora è forte e la suocera è debole e può perfino essere aiutata! E via con i grani del rosario, in questo mese mariano: vedo, io nuora, quello che la suocera ha fatto per me! Anzi, posso finalmente vederlo!
Posso ora vedere che quelle che mi sembravano intrusioni erano magari i suoi maldestri modi di aiutarmi, come quando andava in cortile a risistemare il bucato che io giovane moglie avevo steso, dicendosi: «Così, dopo stira meglio!». Forse non si accorgeva di quanto questo gesto potesse suonare disapprovante per la giovane nuora! Le scienze sistemiche, cara Rosalia, parlano di ciclo di vita della famiglia: la famiglia nasce, si sviluppa e cresce proprio come un organismo vivente, ha le sue tappe evolutive, i suoi punti di crescita, magari preceduti da battute di arresto... È vero, Rosalia: quando la tua amica “nasce” nel suo rapporto con il figlio di sua suocera, deve difendere il territorio, tracciare i confini – insieme al marito! – e magari sente come invadenza certi atteggiamenti della suocera.
Poi nascono i figli, i nonni diventano una risorsa a portata di mano e le suocere invecchiano: la sicurezza che prima sfoggiavano ora diventa insicurezza, magari paura della solitudine... e la nuora può attestarsi su un nuovo punto di vista: questa suocera, un tempo temibile, ora ha bisogno e lei può ricordarsi di tutti i suoi gesti buoni, che un tempo le sembravano maldestri (puoi leggere La bellezza delle suocere, edizioni San Paolo) e ora, da una posizione di misericordia, chinarsi su di lei!
ROSALIA
— Sai Rosalia, mentre leggevamo la tua lunga lettera ci veniva da pensare ai grani del rosario: la tua amica sgranava uno a uno i meriti di sua suocera, mentre fino a ieri veniva a sfogarsi con te contro di lei. E ci hai fatto sorridere con le tue ipotesi, come quella che l’amica avesse ricevuto in anticipo l’eredità! È vero, qui c’è un solenne cambio di marcia: prima la suocera era forte e la nuora era debole, ora la nuora è forte e la suocera è debole e può perfino essere aiutata! E via con i grani del rosario, in questo mese mariano: vedo, io nuora, quello che la suocera ha fatto per me! Anzi, posso finalmente vederlo!
Posso ora vedere che quelle che mi sembravano intrusioni erano magari i suoi maldestri modi di aiutarmi, come quando andava in cortile a risistemare il bucato che io giovane moglie avevo steso, dicendosi: «Così, dopo stira meglio!». Forse non si accorgeva di quanto questo gesto potesse suonare disapprovante per la giovane nuora! Le scienze sistemiche, cara Rosalia, parlano di ciclo di vita della famiglia: la famiglia nasce, si sviluppa e cresce proprio come un organismo vivente, ha le sue tappe evolutive, i suoi punti di crescita, magari preceduti da battute di arresto... È vero, Rosalia: quando la tua amica “nasce” nel suo rapporto con il figlio di sua suocera, deve difendere il territorio, tracciare i confini – insieme al marito! – e magari sente come invadenza certi atteggiamenti della suocera.
Poi nascono i figli, i nonni diventano una risorsa a portata di mano e le suocere invecchiano: la sicurezza che prima sfoggiavano ora diventa insicurezza, magari paura della solitudine... e la nuora può attestarsi su un nuovo punto di vista: questa suocera, un tempo temibile, ora ha bisogno e lei può ricordarsi di tutti i suoi gesti buoni, che un tempo le sembravano maldestri (puoi leggere La bellezza delle suocere, edizioni San Paolo) e ora, da una posizione di misericordia, chinarsi su di lei!



