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Festività e cibo: un classico binomio che ogni anno riunisce attorno alla tavola milioni di persone. Che sia la cena della Viglia, il pranzo di Natale o il cenone di Capodanno, in questo periodo sicuramente non mancano le occasioni per ritrovarsi tra parenti o amici e celebrare insieme mangiando in allegria. Ma per qualcuno mettersi a tavola potrebbe rivelarsi un problema: sono gli oltre 240.000 italiani celiaci, ai quali occorrerebbe aggiungere i quasi 400.000 che ancora non sanno di esserlo, come riporta l'AIC - Associazione Italiana Celiachia (http://www.celiachia.it/"www.celiachia.it).
Per tutti loro, quindi, il pranzo di Natale o il cenone di Capodanno potrebbero rivelarsi fonti di stress e imbarazzo: «Il nostro consiglio», dichiara Rossella Valmarana, presidente dell' AIC, «è sempre quello di parlare a parenti e amici della celiachia perché la corretta informazione è il modo migliore per evitare incomprensioni ed equivoci, ma soprattutto rende consapevoli coloro che non sono celiaci rispetto alle esigenze di questi pazienti, che possiamo incontrare in famiglia, ma anche sul lavoro e nelle occasioni sociali».
Alcuni consigli pratici
Niente rinunce, quindi, ma «qualche piccolo accorgimento per organizzare un pranzo di Natale o un cenone di Capodanno che permetta a chi è celiaco di godere di pranzi e cene con serenità», sottolinea Susanna Neuhold, responsabile nazionale Area Food dell'associazione. Quando sappiamo che in famiglia o tra gli amici c'è una persona celiaca è importante quindi scegliere un menù senza glutine, soprattutto se ad essere celiaci sono i bambini così da evitare che ingeriscano accidentalmente cibi non adatti a loro. Una soluzione può essere quella di preparare due menù diversi: in questo caso, oltre all'accortezza nella scelta degli ingredienti, è anche doveroso fare attenzione alle possibili contaminazioni, ricordandosi quindi di lavare accuratamente non solo le mani, ma anche gli strumenti da cucina, il piano di lavoro, le posate e le pentole prima di passare alla preparazione del menù senza glutine. Inoltre le pietanze gluten free vanno cotte in pentole separate usando appositi utensili per mescolare o scolare. Se si utilizza il forno, invece, è meglio posizionare sul ripiano più alto i cibi senza glutine e su quello in basso quelli con glutine.
Una guida per orientarsi
Se cibi come grano, orzo, segale, farro, cuscus, seitan, grano khorasan (commercializzato spesso con il marchio commerciale “kamut”) e altre varietà di grano sono vietati ai celiaci, sono invece ammessi (e sono molto gustosi) «gli alimenti naturalmente privi di glutine» spiega Neuhold, «ad esempio tutte le verdure e la frutta tal quali, i legumi, il riso, il mais e tanti cereali alternativi, i formaggi tradizionali, le uova, il pesce e la carne». Attenzione però: alcuni alimenti in apparenza “insospettabili” (come alcuni salumi, preparati per minestre e sughi, cioccolato, torrone, caramelle o formaggi spalmabili) potrebbero in realtà essere a rischio per l'utilizzo di farine e glutine come ingredienti aggiuntivi. Per andare sul sicuro è quindi sempre meglio controllare l'etichetta o scegliere prodotti che riportino il marchio “Spiga Barrata” che l'Associazione Italiana Celiachia e tutte le associazioni dei pazienti europee concedono ai prodotti a seguito di un processo di validazione. Per restare sempre aggiornati sugli alimenti sicuri, quelli a rischio e quelli vietati è possibile consultare l'ABC della dieta del celiaco sul sito dell'associazione.
Due gustose ricette
Grazie all'associazione ecco due gustose ricette senza glutine da proporre per le festività. La prima è una vellutata di patate e lenticchie come primo piatto, che, se abbinata a qualche antipasto a base di crudités di verdure, tartare di carne o pesce e una selezione di formaggi tradizionali (tutto naturalmente senza glutine!) può fungere anche da piatto unico e un dolce sfizioso. È possibile utilizzare cereali naturalmente senza glutine come il riso, il grano saraceno, il miglio oppure, come in questo caso, sostituire i cereali con le patate, per donare una maggiore cremosità, mentre le lenticchie, ingrediente tipico delle feste, portano anche proteine vegetali, quindi a basso impatto ambientale. La zuppa può essere ulteriormente arricchita da crostini di pane senza glutine, facilmente reperibili in commercio. Ma ovviamente non può mancare il dolce! «Perché non sbizzarrirsi in una classica Sacher Torte, avendo l’accortezza di sostituire la farina di frumento con farine garantite senza glutine? Anche qui, possiamo trovare anche al supermercato mix di farine senza glutine per dolci. Ricordiamoci che tutte le marmellate e confetture sono adatte ai celiaci, mentre per cioccolato e zucchero a velo è raccomandato di controllare in etichetta l’assenza di glutine».
Celiaci e ristoranti
«Infine, un consiglio per vivere con convivialità e divertimento il momento della festa. La persona celiaca può aiutare in cucina a preparare un menù uguale per tutti facendo vedere come è facile preparare un menù “gluten free”». Per chi invece decidesse di festeggiare fuori casa, grazie al Programma Alimentazione Fuori Casa senza glutine (AFC), AIC mette a disposizione una guida di oltre 4.000 locali formati sulla celiachia e sulla dieta senza glutine (per quelli all'estero è disponibile il sito della Federazione Europea delle Associazioni Celiachia (http://www.aoecs.org/"www.aoecs.org). Se non fosse possibile recarsi in un locale presente nella guida è sempre bene informare il personale della propria alimentazione e quali ingredienti è necessario evitare, chiedere sempre gli ingredienti delle pietanze e, in caso di dubbio, evitarne il consumo.



