La Gran Bretagna è il paese europeo con la più alta percentuale di donne in carcere. Nel 2011 le donne incarcerate sono state 10.181, il doppio di quelle che si trovavano dietro le sbarre 15 anni fa. La più grave conseguenza di questo fenomeno è la difficile condizione dei figli delle detenute. Secondo una ricerca del quotidiano The Independent in tutto il Regno Unito i bambini costretti a vivere separati dalle madri recluse sono 17.240. Sono solo 80 i bambini che vivono in carcere accanto alle madri, accolti in particolari reparti di accoglienza. Il timore è che si stia creando in questo modo una “generazione perduta” di bambini cresciuti senza avere accanto a loro una figura materna. Una condizione che provoca danni emotivi, sociali, materiali e psicologici.
Secondo la ricerca, quasi due terzi dei bambini con un genitore in carcere sono destinati a commettere un reato, inoltre aumenta il rischio di comportamenti anti-sociali. Aumenta di tre volte anche il rischio di soffrire di turbe mentali. I due terzi delle oltre 10 mila donne mandate in carcere nel 2011 hanno scontato pene non superiori ai 6 mesi. Oltre un terzo delle detenute è finita per cella per furto e per reati minori, un quarto di loro non aveva precedenti penali. Per lo Stato il costo annuo di una detenuta è di oltre 56 mila sterline (quasi 70 mila euro).