Caro Ivan,
in merito al suo post di commento al mio contributo "Anche le mamme sbagliano", gli errori che ho fatto sono due:
1. cedere per sfinimento: «E va bene, mi hai sfinito, mangia quello che vuoi».
2. usare parole offensive che svalutano: «Se poi, invece di correre con i tuoi amici, rotoli, non venire a lamentarti da me!».
Personalmente, il secondo errore mi sembra più grave del primo. Non devo ricorrere a questi attacchi per far rispettare una regola, il divieto è per un bene in più, è questo il motore che rende i genitori saldi nelle proprie strategie educative.
Sono quindi pienamente d'accordo con lei sull'importanza di dire dei no fermi, che non si piegano ai capricci, e così avviene quasi sempre purtroppo o per fortuna in casa nostra. Tornassi indietro non direi a mio figlio che se mangia un dolce rotola, a lui che ogni giorno ha sempre una merenda meno grossa e meno golosa dei suoi compagni.
Grazie per il suo intervento.
in merito al suo post di commento al mio contributo "Anche le mamme sbagliano", gli errori che ho fatto sono due:
1. cedere per sfinimento: «E va bene, mi hai sfinito, mangia quello che vuoi».
2. usare parole offensive che svalutano: «Se poi, invece di correre con i tuoi amici, rotoli, non venire a lamentarti da me!».
Personalmente, il secondo errore mi sembra più grave del primo. Non devo ricorrere a questi attacchi per far rispettare una regola, il divieto è per un bene in più, è questo il motore che rende i genitori saldi nelle proprie strategie educative.
Sono quindi pienamente d'accordo con lei sull'importanza di dire dei no fermi, che non si piegano ai capricci, e così avviene quasi sempre purtroppo o per fortuna in casa nostra. Tornassi indietro non direi a mio figlio che se mangia un dolce rotola, a lui che ogni giorno ha sempre una merenda meno grossa e meno golosa dei suoi compagni.
Grazie per il suo intervento.


